Civitanova, falsa impiegata delle Poste raggira un imprenditore. Allarme truffe in tutta la provincia

Falsa impiegata delle Poste raggira un imprenditore. Allarme truffe in tutta la provincia
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Venerdì 17 Maggio 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 07:12

CIVITANOVA Allarme truffe in provincia. Dopo segnalazioni degli associati, Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ha voluto ieri mettere in guardia la popolazione riguardo a una truffa ben congegnata, che si starebbe consumando a Civitanova e in altri comuni del territorio. Tra i danneggiati c’è infatti anche un imprenditore dell’entroterra maceratese, che racconta come nei giorni scorsi sia stato contattato in azienda da una donna che si è spacciata per impiegata delle poste: tale donna avrebbe invitato l’imprenditore a recarsi urgentemente in uno specifico ufficio postale di Civitanova per ritirare un rimborso Inps.

Il rimborso

Questo rimborso – ha continuato a millantare la falsa addetta per rendere la storia più credibile – viene erogato tramite un assegno circolare già inviato in precedenza al domicilio dell’imprenditore stesso tramite raccomandata: il postino, non avendo trovato nessuno in casa, avrebbe però lasciato inascoltati avvisi di giacenza.

Cosa mai successa in realtà. L’addetta ha chiesto al malcapitato di raggiungere in fretta e furia l’ufficio postale in questione perché prossimo all’orario di chiusura ed espletare così le pratiche di ritiro: altrimenti, l’assegno sarebbe stato nel pomeriggio riconsegnato all'Inps, con aggravio di tempi per la nuova messa in pagamento.

L’imprenditore ha raggiunto così Civitanova il prima possibile ma, trovando l’ufficio chiuso (le filiali periferiche della città non operano nel pomeriggio) ha provato a ricontattare telefonicamente la falsa addetta, che nel mentre aveva lasciato il suo numero. Qui inizia l’ultima parte del raggiro. La truffatrice ha cercato di tranquillizzare l’uomo, suggerendogli di utilizzare il vicino sportello postamat per risolvere la questione e ottenere una procedura utile a ritirare successivamente l’assegno.

L’imprenditore è stato allora guidato al cellulare in una serie di operazioni allo sportello, che si sono concluse con l’estorsione di denaro. L’uomo, come ha raccontato all’associazione, era infatti convinto di effettuare un’azione utile per l’accredito, ma in realtà ha eseguito con la sua carta un’operazione a favore della truffatrice. «Confartigianato - spiegano dall’associazione - vuole allora mettere in guardia tutti gli imprenditori e i cittadini: le truffe sono ormai molto elaborate e chiunque può cadere, anche con facilità, nella rete di questi raggiri».

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