Perugia, l'ingegnere con la faccia da bambino che diventa stalker: la sua ossessione ha solo 12 anni. Condannato

Perugia, l'ingegnere con la faccia da bambino che diventa stalker: la sua ossessione ha solo 12 anni. Condannato
di Egle Priolo
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Sabato 18 Maggio 2024, 08:46

PERUGIA - Un'ossessione. Per una bambina che ha meno della metà dei suoi anni. E per cui si è fatto stalker, tra informazioni rubate e inquietanti comparsate nei luoghi frequentati dalla giovanissima e dalla sua famiglia.

Un'ossessione diventata condanna a due anni e un mese. Questa la sentenza emessa nei giorni scorsi nei confronti dell'ingegnere, residente a Milano, innamorato di una bambina di 12 anni e accusato di atti persecutori dopo le indagini della squadra mobile. Un ingegnere, oggi 28enne, ma con la faccia da bambino. Con la conoscenza tra i due nata su internet e con lui che «pur consapevole della sua età» ha intrapreso con la ragazzina «una conoscenza tramite chat e contatti telefonici grazie ai quali – aveva spiegato il procuratore Raffaele Cantone - era riuscito a carpire la sua fiducia ottenendo informazioni riservate e personali». Così era stato in grado di presentarsi nella scuola media frequentata dalla ragazzina dicendo di essere stato autorizzato dai genitori di lei, impazzendo al rifiuto dei responsabili di poterla vedere, finendo a prendere a calci il cancello dell'istituto.

Ed è poi arrivato a farsi vivo sul posto di lavoro della madre e ad azzardare un finto interesse lavorativo con il padre, con cui condivide l’ambito professionale e avrebbe voluto condividere l’affetto della figlia: fingendosi interessato a una collaborazione, ha organizzato con lui addirittura due incontri a Perugia. Tutto per stare accanto alla bambina che non è riuscito più a togliersi dalla testa, lasciando «stupefatto» persino chi ha partecipato alle indagini, proprio per non essere un balordo ma un professionista che si immaginava posato e tranquillo. Invece le sue insistenze e la stretta intorno alla famiglia (costituita parte civile con l'avvocato Fabiana Silvestri) gli sono valse prima la denuncia in questura, poi un divieto di avvicinamento e adesso la condanna.

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