ANCONA Quattro marco aree, 84 interventi e oltre 413 milioni di euro da spalmare nel prossimo triennio. Declinato in cifre, è così che si presenta il Piano delle opere pubbliche 2024/2026 varato dalla giunta regionale. Un sostanzioso pacchetto distribuito su diversi settori. Si va dall’edilizia ospedaliera, che da sola intercetta più della metà della torta (215,7 milioni di euro) al capitolo strade&ciclovie (98,6 milioni), passando per la tutela del patrimonio e dei beni culturali (25,4 milioni).
Le opere contro il dissesto
Il Piano - che dovrà passare al vaglio del Consiglio regionale per il definitivo disco verde - tocca anche un tasto particolarmente dolente per la nostra regione: quello della mitigazione del rischio idrogeologico e della costa, che richiede 73,5 milioni per 42 interventi.
Pronti, partenza, via
Partiamo con quello del Nord, che ha un costo totale di 204 milioni di euro: stando al cronoprogramma del Piano, il 2024 sarà l’anno dell’avvio cantiere con demolizioni, bonifica bellica e opere propedeutiche alla realizzazione dell’immobile. Poi nel 2025 ci sarà il kick off vero e proprio con risorse pari a 51.374.500 euro, a cui seguiranno i 36 milioni del 2026. Primi passi anche per il nuovo ospedale di Macerata (costo totale: 185 milioni di euro) per il quale vengono previsti 49.845.840 euro nel 2025 e 32.208.000 euro nel 2026. E sempre in tema sanità, sono stati inseriti anche i 7 milioni nel triennio per realizzare il maxi parcheggio al servizio dell’Azienda ospedaliero universitaria di Torrette. La Regione, su indicazione dell’assessorato alle Infrastrutture guidato da Francesco Baldelli, ha anche messo nero su bianco uno serie di interventi stradali ritenuti prioritari. Tra questi, i 15 milioni di euro necessari per realizzare l’ampliamento della strada regionale 502 tra Jesi e Cingoli ed i 26 milioni per il collegamento tra la Ss77 Val di Chienti e la Ss16 verso Porto Sant'Elpidio. Come disposto dalla legge, il Piano comprende solo le opere d’importo superiore ai 100mila euro, per le quali la Regione svolge il ruolo di soggetto attuatore.
Come funziona
Non rientrano invece nel novero quelle comunque finanziate da Palazzo Raffaello, ma con soggetti attuatori diversi - come per esempio i Comuni e le Province - né quelle finanziate da trasferimenti regionali ad Anas e società di Stato. Un Piano a 360 gradi che renderebbe le Marche un cantiere a cielo aperto. Un grande libro dei sogni da far diventare realtà.