Rivoluzione Porta Portese, nuovi banchi e spazi sicuri. Pronto il restyling del mercato domenicale

Rivoluzione Porta Portese, nuovi banchi e spazi sicuri. Pronto il restyling del mercato domenicale
di Fernando M. Magliaro
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Giovedì 16 Maggio 2024, 06:40

Addio far west, ras che decidono le postazioni, strettoie fra i banchi tanto amate dai borseggiatori: il mercato domenicale di Porta Portese di avvia a nuova vita. «Stiamo lavorando da mesi per la riqualificazione del mercato. Siamo nella fase di progettazione cui poi seguiranno il confronto con la Soprintendenza e il Campidoglio, quindi le categorie. E per inizio anno contiamo di aver riformato il mercato», spiega Alessia Salmoni, vicepresidente del Municipio XII e assessore al Commercio. E il presidente, Elio Tomassetti, aggiunge: «Il progetto si armonizzerà con quello di riqualificazione dell’Arsenale Pontificio e, anzi, servirà per evitare il problema dell’occlusione della seconda uscita dall’Arsenale che, oggi, è bloccata dai banchi».

CRONOPROGRAMMA

Partiamo dalla tempistica. Dopo la fase preliminare, il Municipio ha affidato la progettazione allo Studio di Architettura la redazione del progetto da portare poi in Conferenza di Servizi. Spiega l’architetto Giorgio Scarchilli: «Stiamo lavorando alla sistemazione urbana dei banchi, al nuovo modello di banco tipo, al logo del mercato, alla collocazione dei servizi igienici, dei punti di ristoro e della collocazione dei mezzi di soccorso. Il tutto, rispettando i distanziamenti dalle aree di pregio come la stessa Porta Portese, le vie di fuga. La previsione è di consegnare tutto al Municipio per l’estate». Tre mesi, dunque, per avere il progetto con la nuova sistemazione del mercato. Poi altri tre per chiudere l’iter di approvazione fra conferenza di servizi e approvazione in Commissione e poi in consiglio municipale. L’obiettivo del Municipio è ritrovarsi a inizio anno nuovo con il mercato rifatto. Anche perché l’intervento dal punto di vista pratico non richiederà tempi lunghi, tutt’altro.

I NUMERI

Un mercato che oggi è animato da 680 operatori economici regolari e circa 300 non regolari. Un migliaio di imprese che ogni domenica all’alba si ritrovano fra Porta Portese, piazza Ippolito Nievo, via Ettore Rolli e via Portuense più tutte le stradine limitrofe.

Come ha documentato Il Messaggero a inizio marzo, non esiste una planimetria della disposizione dei banchi del mercato. A decidere sono dei veri e propri ras che impartiscono ordini ai quali è davvero meglio non disobbedire. Mille persone, dunque, da sistemare o risistemare.

LE NOVITÀ

La prima novità è il cosiddetto “banco tipo”, ovvero un banco, uguale per tutti, con dimensioni standard che evitino l’effetto patchwork di banchi piccoli quasi fagocitati da altri molto più grandi. Banco per di più riconoscibile perché uguale per tutti. E riconoscibile soprattutto per i vigili urbani: ogni banco sarà semplice, con una sorta di gazebo, sul quale l’idea del Municipio è quella di inserire un logo del mercato a fianco a quello del Comune di Roma e al numero della concessione dell’operatore. Questo faciliterà i controlli. Così come la decisione di numerare ed “etichettare” le postazioni che, quindi, risulteranno assegnate una volta per tutte. E che saranno per di più ben delimitate per evitare il furbetto dell’ultimo minuto che aggiunge banchi supplementari o che occupa più spazio del concesso con gli stand.

«L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di transito per chi si reca al mercato» spiegano sia l’assessore Salmoni che l’architetto Scarchilli. E garantire la presenza di vie di fuga adeguate. «Al momento attuale, le indicazioni sono di creare un totale di 14 postazioni per i bagni chimici», aggiunge Scarchilli. La razionalizzazione dei posti con la riduzione dello spazio occupato da alcuni, consentirà di riassorbire quella quota di operatori irregolari in possesso dei requisiti per mettersi in regola. «Faremo un bando - spiega ancora l’assessore Salmoni - per consentire a chi ne ha i titoli di mettersi in regola».

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