Ex chiesa della Pace transennata, a rischio le prove di portata: si valuta un'altra sede

Dalla facciata dell’edificio si è staccata una delle decorazioni Il presidente del Sodalizio: «Nessuno si è degnato di avvertirci»: L'assessore Floris: «Stiamo valutando la situazione»

NOTEXT
di Massimo Chiaravalli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Maggio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:42

Spuntano le transenne all’ingresso della ex chiesa della Pace. Messe lì martedì all’insaputa del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, appena un mese prima delle porve di portata. Che, a questo punto, dopo decenni rischiano di svolgersi altrove. Dalla facciata dell’edificio si è staccata una parte delle decorazioni, quindi palazzo dei Priori ha dovuto provvedere d’urgenza a delimitare l’area di ingresso, senza però avvertire i Facchini. Che non l’anno presa benissimo.

Per il presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, un piccolo sgarbo istituzionale. «Magari una telefonata ce la potevano pure fare - spiega - per dire che avrebbero dovuto transennare la chiesa, o che la stavano transennando, per avvertirci che avremmo dovuto avere un po’ di pazienza, per rassicurarci su che tipo di intervento c’è necessità di fare, quanto durerà. Me lo vuoi dire o no?». I Facchini vanno lì praticamente tutti i giorni, «perché ci sono i materiali del Sodalizio: se mi chiudi l’accesso almeno vuoi farmelo sapere? Se poi la cosa dovesse essere protratta nel tempo per fare degli interventi dobbiamo organizzarci, perché dal 20 al 22 giugno abbiamo le prove di portata. Dovremmo farle altrove».

Un luogo alternativo c’è? «Ci stiamo pensando. Alla fine si trova - dice Mecarini - ma ne serve uno spazioso, in grado di accogliere chi vuole venire a vedere, perché è giusto che la gente assista. Serve spazio anche a noi, serve per collocare il punto del medico infermieristico. Stiamo valutando. Ad oggi però non c’è nessuno che si è degnato di farci una telefonata».

L’assessore ai Lavori pubblici Stefano Floris spiega cosa è successo. «Martedì - racconta - è caduta una piccola parte delle decorazioni che sono sulla facciata, da circa tre metri di altezza sul sagrato della chiesa, sulla scalinata.

In via cautelativa abbiamo dunque dovuto recintare la zona». Adesso cosa succede? «Stiamo facendo le indagini del caso - continua - dobbiamo renderci conto se possano esserci ulteriori criticità sulla facciata per poi decidere il da farsi». Il Sodalizio a breve dovrà svolgere le prove di portata per selezionare la squadra di Facchini che porterà sulle spalle Dies Natalis al suo esordio il 3 settembre. «Chiaramente devono lasciarci un attimo per ragionare perché se mettiamo le recinzioni e dopo cinque minuti ci chiedono quanto ci staranno o che tipo di intervento c’è da fare non possiamo rispondere, è un po’ prematuro».

Quanto resterà così la chiesa ancora non è preventivabile, insomma. «Stiamo valutando quale potrà essere l’intervento e se ci sarà necessità di farlo». Sulle lamentele del presidente del Sodalizio, Floris prova a rassicurare così: «Stiamo valutando sia con i restauratori, sia con gli architetti del Comune se sia il caso di lasciare le transenne, se toglierle o se mettere strutture più importanti. Tra qualche giorno faremo sapere sicuramente qualcosa».

Massimo Chiaravalli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA