Bolelli e Vavassori: «Dispiace non essere andati al super tie break»

Le parole del duo italiano dopo la sconfitta agli Internazionali di Roma

Bolelli e Vavassori
di Giacomo Rossetti
3 Minuti di Lettura
Sabato 18 Maggio 2024, 15:14

La corsa di Simone Bolelli e Andrea Vavassori agli Internazionali BNL d’Italia si è fermata a un passo dall'ultimo atto, in semifinale. A spezzare il sogno azzurro è stata la "strana coppia" formata dal salvadoregno Marcelo Arevalo e dal croato Mate Pavic, vincenti 6-2 7-6 in un'ora e ventuno minuti di gioco.

Le dichiarazioni di Bolelli e Vavassori 

Bolelli: «Se avessimo fatto il break la partita sarebbe cambiata»

«L'emozione era forte, avevamo tanta voglia di far bene - esordisce Bolelli in conferenza stampa - E' stata una partita dura, peccato non essere andati al super tie break. Nel secondo set meritavamo noi, stavamo giocando meglio di loro ma poi, come succede nel doppio, tutto può cambiare da un momento all'altro». Gli fa eco Vavassori: «Il primo set ci è scappato troppo facilmente, loro hanno giocato solidi tutto il match. Pavic ha servito molto bene, e abbiamo fatto un po' di fatica a rispondergli». Secondo entrambi gli atleti italiani, al super break la sfida sarebbe stata 50 e 50. Arevalo e Pavic avevano già sconfitto Simone e Andrea ai quarti di finale dell'ultimo torneo di Monte Carlo (con lo stesso punteggio di oggi). Vavassori sottolinea come il primo set sia andato storto: «Se fossimo riusciti a fare il break, la partita sarebbe cambiata, nel doppio sono proprio gli episodi che cambiano una gara». La partita di Montecarlo era stata studiata bene così da fornire degli spunti strategici alla vigilia («Pavic tirava sempre contro di me», aggiunge Andrea), ma non è bastato per superare i rivali. «Da 2-0 a 6-2 per loro il tie break ci è scivolato sopra, peccato perché il pubblico si sentiva tanto».

«Olimpiadi? Prima o poi il colpaccio lo facciamo»​

Per Bolelli la finale del Foro Italico continua a essere una chimera (era già arrivato in semifinale nel 2011 e nel 2022, sempre con Fognini), mentre Vavassori si era sempre fermato molto prima. I due atleti però possono sorridere in vista delle Olimpiadi di Parigi: rispetto a tante altre coppie di doppio che si formeranno in occasione dei Giochi, loro due sono molto affiatati. «Per noi è un vantaggio giocare sempre insieme. Alcune coppie di doppio giocheranno "secche" (quindi senza esperienza, ndr) le Olimpiadi, altri tennisti non le giocheranno perché non hanno un compagno...», ricorda Bolelli. Vavassori è speranzoso: «Noi pensiamo al nostro, e prima o poi il colpaccio lo facciamo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA