San Marciano, riprendono i lavori dei sottoservizi

San Marciano, riprendono i lavori dei sottoservizi
di Daniela Rosone
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 14:37

L'AQUILA - È ripreso nei giorni scorsi il cantiere, fermo dal 2021, per la realizzazione dei sottoservizi nella zona di San Marciano. 


E’ il secondo lotto del secondo stralcio, che include un’area che si estende da Piazza San Marciano fino a costeggiare, a sud, un tratto di via XX settembre, a ovest via Rona e a nord fino a ridosso di via Garibaldi. Il lotto nel quale sono ripresi i lavori è denominato “San Giovanni - San Marciano”, prevede una spesa di 7,6 milioni di euro. Ad aggiudicarsi i lavori un raggruppamento temporaneo di imprese formato da Conscoop come mandataria e Beccaceci come mandante.

Per quel che riguarda le tempistiche per le lavorazioni sono stimate in trenta mesi. 
Il presidente della Gran Sasso Acqua, stazione appaltante, con il direttore tecnico Mario Di Gregorio e il Rup Marta Fiorelli, hanno voluto fare il punto della situazione, illustrando dal punto di vista tecnico i lavori. Come si spiegava, i lavori erano fermi dal 2021 a causa delle interferenze con le reti presenti nel centro storico. In questo tempo non si è stati comunque con le mani in mano, si è prodotta una variante per recepire alcune prescrizioni del Comune riguardanti aspetti di natura urbanistica, ambientale e di gestione della viabilità. 


Il lotto in questione, in sostanza, prevede tratti di tunnel ispezionabile, tratti di pilifera e tratti di pilifera depotenziata, che permette cioè di posizionare i corrugati attenendosi alle necessità della strada, una differenziazione necessaria proprio per la presenza di vicoli in zona molto stretti. 


Il tunnel, infatti, sarà realizzato soltanto sulle strade più larghe, ovvero viale Giovanni XXIII, viale Duca degli Abruzzi, via XX settembre e via Sallustio.

Anche la pilifera che interesserà tutte le altre strade, ad ogni modo, consente che le operazioni di manutenzione possano svolgersi senza compromettere il manto stradale. 


“Il tunnel ispezionabile - ha spiegato il presidente della Gsa Ivo Pagliari - sarà realizzato soltanto nei casi in cui le strade hanno una larghezza di almeno cinque metri e caratteristiche tali da salvaguardare gli immobili che ci si affacciano, in molti casi edifici che già hanno avuto la ristrutturazione post sisma”.


Nei prossimi mesi partiranno i successivi lotti del secondo stralcio. 
“Abbiamo lavorato e continuano a farlo - ha aggiunto il presidente Pagliari - per ridurre al minimo il disagio alla cittadinanza, a partire dai residenti e dai commercianti e lo facciamo pianificando la chiusura delle strade e garantendo comunque sempre i percorsi pedonali ai lati delle strade interessate dai lavori”.


I sottoservizi sono considerati la più importante opera pubblica del post terremoto. 
Sono costituti da un tunnel ispezionabile, all’interno del quale corrono i principali servizi come le reti idriche e fognarie, elettriche e di telecomunicazione. 


Questa realizzazione consente una facilità di intervento dove necessario e una ottimizzazione dei costi, considerando che con lo Smart tunnel dei sottoservizi in futuro non sarà più necessario effettuare degli scavi impattanti, andando ad incidere sulla pavimentazione, in caso di manutenzione o guasti, oltre a migliorare l’estetica della città in quanto non ci saranno più cavi penzoloni ma saranno tutti interrati. 

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