Consorzio per i servizi sociali, il Comune di Formia approva la convenzione

Consorzio per i servizi sociali, il Comune di Formia approva la convenzione
di Antonello Fronzuto
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 05:15

Formia torna ad essere protagonista della gestione del sistema socio sanitario del Sud pontino. Con il passaggio da distretto a consorzio, non ci sarà più un comune capofila, ma un consiglio di amministrazione, dove il comune più popoloso e con maggiori richieste avrà una quota rilevante.

L'approvazione dello schema di convenzione e dello statuto del Coises è stato un momento chiave del consiglio comunale di Formia di ieri che ha visto sul punto votare all'unanimità l'intera assise. Per equilibri politici, che nulla hanno a che fare con i drammi personali dei diversamente abili, nel 2018 Formia fu privata della funzione di comune capofila, e quindi della gestione operativa e di cassa. Ma soprattutto rischiò il dissesto, quando l'allora sindaca Villa fu costretta a consegnare al nuovo capofila, il comune di Gaeta, circa 5,8 milioni di euro.

LA RIMODULAZIONE

«Successivamente – ha detto il sindaco Gianluca Taddeo – siamo riusciti ad assicurare i servizi, senza chiedere ad altri. Oggi ce ne riappropriamo. Nel cda conteremo per il numero di abitanti e quindi i servizi andranno rimodulati».

Il primo cittadino ha fatto riferimento, ad esempio, all'emergenza freddo, la cui copertura è stata assicurata negli ultimi anni tramite la parrocchia di Don Bosco, e che vede radunarsi a Formia i senza tetto di tutto il Golfo, per la presenza della stazione ferroviaria. “Mi sono reso conto, recandomi presso la direzione regionale - ha aggiunto - che c'è un mondo di strumenti disponibili, possibilità non utilizzate ed una rete di assistenza mai creata.

Noi abbiamo richieste, per il bonus sulla povertà da 1400 famiglie, che soddisfiamo tramite le parrocchie per rispettare la dignità delle persone. Questo è il nostro peso, non possiamo essere alla pari con gli altri comuni».

IL CENTRO DIURNO

In attesa del consorzio, Taddeo porterà già alla prossima riunione del distretto socio – sanitario una richiesta di variazione delle ore di servizio riservate al comune di Formia. L'assessore ai servizi sociali Rosita Nervino ha poi chiarito che il comune intende realizzare un proprio centro diurno per diversamente abili che però, a causa dell'indisponibilità dei locali, entrerà in funzione solo nel 2025. Nel frattempo il comune ha deciso di non erogare contributi, direttamente ai due centri che accoglievano i disabili, ma di distribuirli alle famiglie, che potranno aggiungerli alle rette. Una decisione che ha incontrato perplessità da parte di diversi consiglieri comunali di opposizione tra cui Luca Magliozzi ed Immacolata Arnone, che ha chiesto di «non gettare alle ortiche l'esperienza storica» della cooperativa Herasmus e dell'associazione L'Aquilone.

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