Lo scorso agosto ha rapinato la sala giochi Gold Bet di Alba Adriatica riuscendo a portar via l’incasso della serata dopo che qualche ora prima sua nonna aveva chiamato i carabinieri perché il nipote a casa, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, aveva schiaffeggiato una cugina e poi era uscito con un coltello. Ad incastrarlo per la rapina è stato un suo tatuaggio e una particolare collana indossata dal giovane, un 26enne di etnia rom, D.M.L., ancora detenuto in carcere.
La perizia
Ieri, i giudici del collegio, hanno disposto, su richiesta del suo difensore, l’avvocato Gianfranco Di Marcello, una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e volere al momento del fatto, la capacità di stare in giudizio e la sua pericolosità sociale.