La Serie B è giunta al termine con tre giornate di anticipo rispetto alla Serie A. Ora largo spazio ai play off che decreteranno quale sarà la terza squadra a salire insieme a Parma e Como. Queste due sono passate direttamente grazie alla propria posizione in campionato e guadagneranno tra i 24 e i 25 milioni di euro. Una promozione festeggiata in grande da parte delle due squadre che possono esultare anche per il premio in palio per il passaggio di categoria. I ducali mancavano dalla massima serie italiana da tre anni, mentre i lariani non si vedevano in Serie A da 21 anni.
Quanto guadagna chi viene promosso in A
Per capire come verrà divisa questa cifra, si può partite dalla cifra che è stata stanziata per le serie professionistiche dalla Figc.
-
Una quota pari al 50% è ripartita in misura identica tra tutte le società partecipanti al campionato di Serie A (circa 470 milioni);
-
Una quota pari al 15% sulla base della classifica e dei punti conseguiti nell’ultimo campionato (circa 140 milioni);
-
Una quota pari al 10%, sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati (circa 94 milioni);
-
Una quota pari al 5%, sulla base della graduatoria formata tenendo conto dei risultati sportivi conseguiti a livello nazionale e internazionale dalla Stagione Sportiva 1946/47 alla sesta antecedente a quella di riferimento (circa 47 milioni);
-
Una quota pari all’8%, sulla base dell’audience televisiva certificata da Auditel (circa 75 milioni);
-
Una quota pari al 12%, sulla base degli spettatori paganti che hanno acquistato il titolo di accesso per assistere alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre campionati (circa 113 milioni): le cifre degli spettatori in questo caso sono riferite al triennio 2017/18, 2018/19 e 2019/20 come deciso dai club della Lega Serie A.
In base a queste cifre e percentuali si può stimare quanto guadagni chi viene promosso in Serie A in termini di ricavi da diritti televisivi. La cifra minima si aggira intorno ai 24,5 milioni di euro, considerando la parte distribuita in maniera uguale tra i club (intorno ai 23,5 milioni di euro ciascuno) e le quote minime riferite alle altre graduatorie.