Finta residenza per anziani, madre e figlio a processo

Il Tribunale
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Lunedì 20 Maggio 2024, 06:10

Una residenza assistenziale “fantasma” per anziani con gli stessi ospiti abbandonati a se stessi. Con le accuse di esercizio abusivo della professione e abbandono di persone incapaci, madre e figlio sono finiti sotto processo.

Si tratta di Rita Riccio e Luca Santirocco dell’Aquila, gestori di un servizio di assistenza per anziani nel comune di Ocre. Secondo l’accusa, entrambi, sempre nella veste di gestori, avrebbero attivato una struttura a ciclo residenziale denominata “Casa Famiglia – Villa Regina” a Cavalletto d’Ocre, per l’erogazione di servizi alle persone.

Più in particolare, si tratterebbe di una struttura per l’accoglienza di anziani dotata di sette posti letto e con la presenza di ospiti non autosufficienti e parzialmente non autosufficienti, realizzata all’interno di un complesso condominiale privato, sempre secondo l’accusa, in assenza di specifica autorizzazione comunale e a quanto pare priva dei requisiti strutturali.

Entrambi gli imputati, finiti sotto processo, rispondono di aver abbandonato tre ospiti, di cui due non autosufficienti e una parzialmente non autosufficiente, «non prendendosene cura ed esponendole a una situazione di concreto pericolo, derivante dalla mancanza dei requisiti minimi strutturali, organizzativi, tecnologici e di personale adeguato». Gli ospiti sono rappresentati dall’avvocato Fabio Alessandroni del Foro dell’Aquila.

GLI EPISODI

Gli episodi che hanno portato madre e figlio (rappresentati dall’avvocato Fatima Cortesi, anche lei del Foro dell’Aquila) a finire dinanzi al Tribunale dell’Aquila si riferiscono al mese di maggio del 2019. Secondo la ricostruzione dell’indagine portata avanti dai carabinieri della stazione di Assergi, dei colleghi del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) di Pescara insieme agli ispettori della stessa Asl dell’Aquila, due anziane residenti al Map di Sant’Antonio, assistite dai servizi sociali ex Onpi, erano state allontanate dalla struttura provvisoria a causa di lavori di manutenzione necessari.

Di qui il trasferimento nella residenza di Cavalletto d’Ocre. Successivamente, una fonte confidenziale aveva riferito di presunti maltrattamenti nella struttura. Da cui sono scattate le indagini con i controlli da parte degli investigatori che hanno accertato le presunte violazioni penali che ora saranno oggetto del dibattimento in Tribunale.

Marcello Ianni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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