Cannes 2024, Cate Blanchett: «Per le donne c'è ancora poco spazio creativo»

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Da Salma Hayek a Justine Triet, da Uma Thurman a Zoe Saldana. A Cannes attrici e registe hanno preso parte all'evento "Women In Motion", ideato da Kering e partner dal 2015 del Festival, per valorizzare le donne e il loro contributo all'arte e alla cultura. Tra le protagoniste dei Talk di quest'anno anche Cate Blanchett.

L'attrice australiana, 55 anni, sneakers bianche, camicia di jeans e occhiali di tendenza, ha parlato del ruolo delle donne nel cinema, tema attualissimo quest'anno, non solo per il #MeToo francese, anche per la buona presenza femminile a Cannes inclusa la presidente della giuria Greta Gerwig; secondo Blanchett le cose stanno iniziando a migliorare grazie a una maggiore consapevolezza, e non mancano attori, registi, lavoratori dello spettacolo non binari, ma c'è ancora tanto da fare all'insegna dell'inclusività: "Parte del problema è una carenza di immaginazione. Magari c'è una piccola, piccolissima percentuale del cast che è composto da trans o persone non binarie, davanti alla cinepresa. Ma dietro la cinepresa e fra le quinte? E fra le persone che le storie le scrivono?".

 

Ma soprattutto, è una questione di soldi: "Ogni volta che ho fatto passi avanti in carriera creativamente è stato correndo un rischio, e questa industria è piena di uomini che sono lodati perché corrono rischi e per il loro coraggio e ottengono milioni di dollari di finanziamenti. E parliamo ancora delle donne registe che lavorano con grossi budget come di una cosa straordinaria, evviva quest'anno una donna è presidente della giuria! Ma lavorando con grossi budget sono sottoposte a enormi pressioni, non c'è spazio creativo per le donne, perché devono fare sempre meglio al botteghino".