Come, quando e dove si vota: vademecum per le Comunali

Come, quando e dove si vota: vademecum per le Comunali
di Martina Marinangeli
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Domenica 12 Maggio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 15:20

ANCONA Pronti. Partenza. Via. Inizia la corsa verso il traguardo dell’8 e 9 giugno, quando i cittadini saranno chiamati a votare per il rinnovo del parlamento europeo e per quello di sindaci e consiglio comunale in 148 città marchigiane. Di queste, tre sono capoluoghi di provincia: Pesaro, Urbino e Ascoli Piceno. I seggi saranno aperti sabato 8 (dalle 15 alle 23) e domenica 9 giugno (dalle 7 alle 23), in concomitanza con le elezioni europee. Per lo scrutinio, si partirà dalle Europee per poi proseguire con le Comunali. La legge elettorale per le Amministrative prevede due diverse modalità di voto in base al numero di abitanti.

La differenza

I Comuni con un numero di abitanti inferiore alle 15mila unità votano con sistema maggioritario in un unico turno. I Comuni capoluogo di provincia o con una popolazione superiore ai 15mila cittadini - sette quelli al voto nelle Marche: oltre a Pesaro, Urbino e Ascoli, ci sono Fano, Osimo, Potenza Picena e Recanati - seguono un sistema di tipo maggioritario con possibilità di ballottaggio, qualora nessuno dei candidati ottenesse la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50%+1). Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 23 e il 24 giugno 2024: a sfidarsi saranno i due candidati sindaco che hanno ottenuto più preferenze e, in questo secondo tempo, sarà sufficiente la maggioranza semplice per essere eletti, quindi anche un solo voto in più.

E nelle città sopra i 15mila abitanti è consentito il voto disgiunto: l’elettore potrà decidere di votare un candidato sindaco e una lista non collegata. Oppure votare il sindaco e la lista collegata. O ancora, scegliere di votare soltanto per il sindaco, mettendo la X sopra il nome del candidato alla fascia tricolore. Nei comuni tra i 5mila ed i 15mila abitanti non è consentito il voto disgiunto e vince chi ottiene il maggior numero di preferenze (un secondo turno è previsto solo in caso di parità). Si possono esprimere uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto.

La parità di genere

Sia nei piccoli che nei grandi comuni, nel caso di espressione di due preferenze, devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. Nel caso sia presente una sola lista, risultano eletti tutti i candidati alla carica di consigliere e il candidato sindaco collegato, a patto che sia stato raggiunto il quorum del 40% degli elettori. Per esercitare il proprio diritto al voto, l’elettore deve presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento d’identità.

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