Giubileo, tutte le regole per ottenere l'indulgenza (anche farsi pellegrini a Betlemme e Gerusalemme)

L'elenco con tutte le particolarità è stato diffuso stamattina dal Vaticano

Giubileo, tutte le regole per ottenere l'indulgenza (anche farsi pellegrini a Betlemme e Gerusalemme)
di Franca Giansoldati
3 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Maggio 2024, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 16:32

Papa Francesco ha reso note tutte le modalità per ottenere l'indulgenza plenaria durante il Giubileo del 2025. I fedeli potranno averla anche con un pellegrinaggio a Gerusalemme, pregando al Santo Sepolcro, oppure a Narareth o ancora a Betlemme, in Palestina.  Fermo restando, ovviamente, che la via prioritaria resta quella dei pellegrinaggi a Roma in una delle quattro basiliche maggiori (San Pietro, Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura). L'elenco con tutte le particolarità è stato diffuso stamattina dal Vaticano. Si tratta di un documento che porta la firma del cardinale Angelo De Donatis, l'ex Vicario  trasferito dalla diocesi di Roma in curia lo scorso mese a causa del clima che si era andato a creare al Laterano sotto la sua gestione.

Le indulgenze, si legge nelle disposizioni diffuse, si otterranno poi in tutte le chiese che i vescovi del mondo indicheranno, mantenendo intatto il significato simbolico del pellegrinaggio che dovrà essere perennemente rivolto alla conversione e alla riconciliazione. 

Vaticano e Israele ai ferri corti: «Siamo convolti» per i proclami «antisemiti» ascoltati a San Pietro

«I fedeli veramente pentiti» che non potranno partecipare per gravi motivi (per esempio le monache di clausura, gli anziani, gli infermi, i reclusi o chi è in ospedale) avranno ugualmente l’Indulgenza giubilare alle medesime condizioni se seguiranno dalla tv le celebrazioni e reciteranno il Padre Nostro e il Credo.

Il Papa consegna la Bolla per il Giubileo, appello ai governi per «forme di amnistia» e per ridurre il debito dei paesi poveri

Non mancano poi menzioni esplicite al bisogno di concretizzare opere di carità e di misericordia al servizio di poveri e disagiati o da coloro che versa in gravi situazioni. «Più precisamente si riscoprano “le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti e riscoprano altresì le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportarepazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti».

L'Indulgenza plenaria giubilare, infine, potrà essere conseguita anche «astenendosi, in spirito di penitenza, almeno durante un giorno da futili distrazioni, reali ma anche virtuali, indotte ad esempio dai media e dai social network, e da consumi superflui». 

Il famosissimo Cristo di Dalì esposto a San Marcello al Corso, la mostra anticipa il Giubileo

© RIPRODUZIONE RISERVATA