SkyAlps, che succede? Milano e Roma a singhiozzo: biglietti solo fino al 2 giugno

Il sito della compagnia SkyAlps non permette di acquistarli oltre quella data Necessario un altro pit stop: dal 3 cambia ancora l’aeromobile che opera i voli

SkyAlps, che succede? Milano e Roma a singhiozzo: biglietti solo fino al 2 giugno
di Martina Marinangeli
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Domenica 12 Maggio 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 15:20

ANCONA Si va avanti, sì. Ma a singhiozzo. Il sito di SkyAlps ora permette di prenotare i voli per Roma, Milano e Napoli anche oltre il 15 maggio, iniziale deadline data dalla compagnia altoatesina alla continuità territoriale dalle Marche. Però c’è un nuovo pit stop fissato al 2 giugno. Almeno per il momento.

Gli step

La ragione di questo procedere a tentoni è sempre la stessa: gli aeromobili di SkyAlps sono già tutti impegnati per la stagione estiva, quindi per continuare a garantire il buon servizio dal Sanzio a Linate (infatti solo la tratta milanese che resterebbe scoperta) servono apparecchi a noleggio.

Un dash è già stato trovato e volerà da e per il nostro aeroporto fino a 2 giugno. Poi dal 3 ne subentrerà un altro ancora. Aeromobile sostitutivo - anche questo in wet lease - che SkyAlps avrebbe anche già trovato. Ma prima di mettere in vendita i biglietti serve altro tempo. E quindi si va avanti navigando a vista fino alla nuova gara (da chiudere entro ottobre) che dovrebbe dare stabilità alla nostra continuità territoriale. Ma il condizionale è d’obbligo: le lancette corrono e ancora l’iter non è partito.

La clessidra

È ora di definire i parametri del nuovo bando, che ha dei tempi tecnici lunghi. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra Enac e Regione, ma la macchina non sta procedendo alla giusta velocità. Per essere appetibile, il bando dovrà essere rivisto e corretto rispetto al primo, altrimenti il rischio che la gara vada deserta è quasi una certezza. Le compensazioni finanziarie, base economica del contributo pubblico di Regione e Governo per il triennio, si assestavano sui 9.467.117 euro per Linate, 5.546.438 euro per Fiumicino e 5.234.234 euro per Napoli. Una follia messa nero su bianco nello studio su cui poi la Regione ha basato le sue decisioni in termini di finanziamenti: le cifre sono troppo basse per essere sostenibili sul mercato. Diventa dunque necessario un lifting e Ministero dei Trasporti e Palazzo Raffaello stanno valutando un aumento del contributo pubblico.

Le opzioni

Ma non è così semplice: se si prosegue sulla strada degli Oneri di servizio pubblico (Osp) tracciata dal primo bando, alzare troppo l’asticella implicherebbe un nuovo passaggio con l’Ue per evitare la tagliola sugli aiuti di Stato. Una procedura lunga in generale, figuriamoci ora che di mezzo ci sono le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo. La pratica marchigiana non rappresenta una priorità e si rischia di mancare la deadline di ottobre. L’altra opzione sarebbe utilizzare la procedura più snella degli aiuti al vettore sperimentata per la continuità territoriale dalla Calabria, che ha messo a bando cifre decisamente maggiori. Qualunque sia la decisione, è arrivata l’ora di prenderla.

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