Anagrafe Roma, personale carente e bug. «Abbiamo bisogno di fondi»

Con i contributi speciali del governo sono entrati quasi esclusivamente insegnanti. Il blocco informatico dei mesi scorsi poi ha allungato ancora le liste di attesa

Anagrafe Roma, personale carente e bug. «Abbiamo bisogno di fondi»
di Gianluca Carini
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Lunedì 20 Maggio 2024, 06:05

I ritardi dell’anagrafe capitolina sono cronici e hanno due origini: la (ormai acclarata) carenza di personale amministrativo e il blocco del sistema informatico di marzo, risolto solo con un cambio del database in uso negli uffici comunali. Passaggio che ha costretto a fermare tutti i servizi per un fine settimana (dal 12 al 14 aprile). Se per quanto riguarda questo fronte i problemi sembrano essere risolti, non è così semplice recuperare però gli arretrati. Le carenze di personale sono state peraltro aggravate nel tempo da una vera e propria fuga dal pubblico impiego verso il privato (dove gli stipendi sono maggiori).

I RIMEDI

Per far fronte a tutto ciò, la giunta Gualtieri ha dovuto cercare risorse in giro. Ad esempio, per non pesare sui limiti imposti dalla legge, sono stati usati fondi come quelli del Pon Povertà (cioè di provenienza del governo, ma con ambiti di destinazione limitati) per rafforzare i Municipi e il dipartimento delle Politiche Sociali. Il problema, però, è che con questi soldi si sono potuti assumere solo insegnanti che – magari per ragioni di “usura” rispetto alla propria professione – avevano chiesto di essere trasferiti altrove. E sono diventati così istruttori amministrativi nel Municipio in cui già lavoravano come docenti.

LA CRESCITA

Se da un lato, anche in questo modo, l’organico dei Municipi è cresciuto (di 398 unità tra luglio 2023 e febbraio 2024 ) dall’altro però è evidente che si è arricchito di personale spesso stanco, generalmente di età avanzata e comunque da formare a una nuova mansione rispetto a quella precedente. E quindi, per vedere dei benefici, ci vorrà più tempo.

Nei dipartimenti, invece, «il quadro di rafforzamento si completerà con la distribuzione dei 440 funzionari amministrativi che provengono dalle progressioni di carriera e con l' ingresso dei 300 nuovi impiegati che stiamo ricercando dalle graduatorie di altre Pubbliche Amministrazioni», sottolinea l’assessore al Personale Andrea Catarci.

Il Campidoglio infatti è andato di recente a caccia di idonei in altre graduatorie, diverse da quelle del Comune, così da evitare di dover fare dei nuovi bandi di assunzione.

In particolare, aggiunge, «si dovranno rafforzare tutte quelle strutture che sono occupate nelle attività legate al Giubileo e Pnrr» (per esempio Sovrintendenza, lavori pubblici o la Centrale appalti). Un modo per porre rimedio ai danni fatti dal blocco del turn over, che rende complicato per ragioni anagrafiche (l’età media dei dipendenti capitolini è di 53 anni) investire sull’auspicata digitalizzazione delle strutture di Roma.

IL PROGETTO

Alla luce di tutto questo, da mesi va avanti la richiesta «di un piano straordinario di assunzioni che è necessario per Roma e in vista del Giubileo del 2025», spiega Catarci. Un piano, aggiunge, «che può essere realizzato solo dopo un intervento governativo che permetta alla Capitale di poter aver risorse economiche allo scopo e deroghe normative per superare il limite posto per legge che penalizza Roma più di tutte le altre città. Un piano di almeno 3.000 nuovo ingressi che si andranno ad aggiungere ai 4.300, in poco più di due anni, già programmati con le sole risorse di Roma Capitale».

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