L’Aquila, mezzo chilo di cocaina in un appartamento: arrestato un macedone, aveva un fucile

In manette è finito Shaban Iseni, 28enne residente a San Demetrio nei Vestini

L’Aquila, mezzo chilo di cocaina in un appartamento: arrestato un macedone, aveva un fucile
di Marcello Ianni
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Venerdì 17 Maggio 2024, 07:03

Una centrale di spaccio di cocaina a due passi dallo stadio “Gran Sasso D’Italia-Italo Acconcia”. Trovato anche un fucile. È quanto scoperto dagli agenti della Sezione narcotici della Squadra mobile della Questura dell’Aquila (diretta dall’ispettore Claudio Calisti) che in un sol colpo hanno tolto dallo spaccio sempre più dilagante in città qualcosa come mezzo chilogrammo di cocaina. In manette è finito Shaban Iseni, cittadino di nazionalità macedone di 28 anni residente a San Demetrio nei Vestini, assistito dagli avvocati Francesco Valentini e Simona Mariani, del Foro dell’Aquila.

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La vicenda

Secondo le poche informazioni che sono trapelate, visto che le indagini degli agenti della Sezione narcotici non sono ancora concluse, il macedone avrebbe preso in affitto un appartamento in via Montorio al Vomano (zona stadio di calcio e sede Coni) dove detenere l’ingente quantitativo di cocaina destinato alla piazza aquilana.

A dare il via all’attività una fonte confidenziale che raccontava agli agenti di un via vai di soggetti dall’appartamento. Nel corso del blitz gli investigatori hanno sequestrato 6 involucri di cocaina per un perso di poco superiore ai 500 grammi, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga, un telefono, un tablet, una decina di carte prepagate e infine un rilevatore di microspie. La perquisizione si è poi spostata anche nell’abitazione di San Demetrio, in un Map, dove non è stato rinvenuto nulla. Alla fine su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di turno, Marco Maria Cellini, gli agenti hanno arrestato il giovane, trasferito nel carcere di Preturo. La sostanza stupefacente sequestrata è stata trasferita all’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente (Arta) per gli accertamenti del caso, soprattutto sul grado di purezza della cocaina sequestrata per stabilire i danni che avrebbe potuto provocare. Si tratta di un sequestro molto importante e raro quello effettuato dalla Narcotici della Squadra mobile dell’Aquila, che dà comunque l’idea della richiesta sempre più crescente da parte degli assuntori, molti dei quali piuttosto giovani.

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