L’ironia di Acquaroli: «Ricci vuole sfidarmi? Ha sbagliato tornata. A Bruxelles ero candidato nel 2019». Al duello si prenota Ciccioli

L’ironia di Acquaroli: «Ricci vuole sfidarmi? Ha sbagliato tornata. A Bruxelles ero candidato nel 2019»
di Martina Marinangeli
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Martedì 14 Maggio 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 11:03

ANCONA Si guarda bene dal raccogliere il guanto di sfida lanciato al suo indirizzo da Matteo Ricci. Il governatore Francesco Acquaroli sbatte la porta in faccia al sindaco di Pesaro: nessun confronto televisivo. Anzi, ci ride su: «Ricci deve aver sbagliato elezioni, ero candidato alle Europee 5 anni fa». Articola il ragionamento: «È uno dei candidati marchigiani a Bruxelles, così delegittimerei gli altri. Se vuole confrontarsi, Carlo Ciccioli ha già dato la sua disponibilità».  E il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, in corsa per uno scranno da europarlamentare, ha ingaggiato la sfida nel suo stile: «La megalomania di Ricci è ormai fuori controllo», e siamo solo all’incipit. «In evidente difficoltà, sfida a un duello televisivo il governatore neanche ci trovassimo immersi nella campagna elettorale per le Regionali e lui fosse un candidato».

Poi l’analisi da retroscenista: «Non è difficile capire che Ricci con questa trovata stia sfidando, in realtà, il Partito democratico. Giunto ormai a fine corsa come sindaco, e indebolito dalla candidatura alle Europee di altri due marchigiani del suo stesso partito, cerca un colpo di teatro per legittimarsi, inventando l’invito-sfida al governatore Acquaroli. Così si dimostra poco rispettoso delle istituzioni, in costante ricerca di visibilità personale, ma sbagliando, evidentemente, indirizzo. Gli ricordo che è candidato per le Europee». E così, quel guanto di sfida snobbato da Acquaroli lo raccoglie Ciccioli: «Se ha coraggio, Ricci sfidi me». È appena cominciata e già questa campagna elettorale promette fuochi d’artificio. Preparate i popcorn.

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