Il Giubileo si avvicina e i 30 milioni di pellegrini previsti (molti dei quali stranieri) sono un’occasione ghiotta per qualche tassista o conducente di Ncc “furbetto”, pronto a giocare sul tassametro o su altri stratagemmi per spillare qualche soldo in più ai malcapitati clienti. Una minoranza nel panorama delle auto bianche e nere, certo, ma anche un tema da affrontare quanto prima per evitare di lasciare a molti una brutta immagine della Capitale. Per questo la polizia locale nell’ultimo anno ha incrementato i controlli (e di conseguenza le sanzioni) e da poco ha varato anche un piano mirato.
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Cominciamo dai numeri.
IL TASSAMETRO
Una nota stonata invece sembra essere quella legata alle violazioni per uso improprio dei tassametri. Dato che dal primo gennaio 2023 a oggi sono state elevate circa 300 sanzioni amministrative per casi di questo tipo (67 solo in area Colosseo). Meno di una al giorno insomma, nonostante le cronache mostrino spesso altro. Nello stesso periodo sono stati inviati 200 rapporti informativi inviati al Dipartimento Mobilità e Trasporti del Comune per eventuali provvedimenti disciplinari.
In vista del Giubileo, poi, da qualche mese la polizia locale ha predisposto un monitoraggio mirato per intervenire dove c’è maggiore concentrazione di comportamenti irregolari. Insomma, evitare pesche a strascico ma andare dove serve e all’ora giusta. Ad esempio nelle località con maggior afflusso di turisti – Colosseo, area Vaticano e le altre zone del Centro – le irregolarità si verificano soprattutto dalla tarda mattinata al primo pomeriggio, quando i turisti sono in giro. Mentre in prossimità di stazioni (Termini in testa) e aeroporti i “furbetti” tendono ad arrivare dalla tarda sera in avanti per gabbare quei turisti o cittadini che arrivano in città. Approfittando anche del fatto che, con la metro A chiusa dalle 21 nei giorni feriali, le soluzioni per molti si restringono parecchio.
LE INFRAZIONI
Con riferimento al numero totale delle sanzioni indicate, circa metà riguardano il mancato rispetto delle norme: dall’inosservanza dei turni all’alterazione delle tariffe fino alla mancata accettazione clienti. Violazioni che si verificano soprattutto nelle zone ad alta concentrazione turistica. L’altra metà delle violazioni riguarda invece il mancato rispetto del codice della strada: e qui (grazie ai sistemi di indagine elettronica) gli agenti scoprono sempre più auto senza assicurazione o revisione. Infine, per i taxi, in crescita è anche il mancato rispetto degli spazi assegnati. Sul fronte degli Ncc, invece, le violazioni più comuni (oltre alle infrazioni stradali) sono quelle relative alla mancanza di regolari contratti di lavoro oppure alle prenotazioni del servizio in maniera irregolare: spesso infatti avvengono tramite intermediari con geo-localizzazione del cellulare dell'autista quando si trova in attesa su strada (e non in rimessa o nei luoghi dedicati come dovrebbe accadere per legge). Per chi sgarra le sanzioni vanno, a seconda dei casi, dal fermo del veicolo per 2 mesi ai 3mila euro a carico del datore di lavoro in caso di violazioni delle norme sul lavoro.