Tudor, un futuro tutto da scrivere: per l’allenatore sarà decisivo l’incontro con la Lazio a giugno

Lazio v Empoli
di Alberto Abbate
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Giovedì 16 Maggio 2024, 06:05

L'Europa è sicura, il futuro incerto. Incredibile ma vero, nonostante i 16 punti ovvero cinque vittorie (oltre un ko e un pari) nelle ultime sette gare di campionato. Resta un lumicino fra San Siro e l’Olimpico per la Champions, l'unico traguardo che sgombrerebbe tutte le nuvole sulla Lazio: «Adesso pensiamo a finire la stagione, poi penseremo ai rinnovi e ai nuovi innesti. Mancano due partite, concentriamoci su queste», sorvola Lotito. Nella sua presidenza non è mai successo di centrare la Champions per due anni seguito. Se Tudor riuscisse nel miracolo, sarebbe un record, si assicurerebbe un premio da 150mila euro (inserito nel contratto), ma soprattutto un credito illimitato. Il tesoretto monstre garantirebbe quella rivoluzione di cui necessita il nuovo ciclo. Parliamoci chiaro, il tecnico croato non ha ancora consegnato nessuna lista al club, dà a tutti 10, ma i suoi promossi, bocciati e rimandati al momento emergono dal campo. Rovella piace al Bologna ed è ancora impiegato a singhiozzo, a Isaksen ormai viene preferito Pedro (potrebbe raggiungere Fabregas a Como), e Immobile ha già riscavalcato Castellanos. Rispetto ai tempi di Sarri, anche Guendouzi sembra un altro e a fine stagione valuterà l'addio. Manca il verdetto su Kamada, Felipe andrà via, il Mago si è già dimesso: «È un problema suo. 15 milioni per il suo cartellino? Luis Alberto non è in vendita», chiosa Lotito. Nonostante la diplomazia del suo entourage, Romagnoli continua a non trovarsi nel nuovo modulo. Servono altri centrali e quinti veri, che crossino nel 3-4-2-1. Insomma, il lavoro da fare per il ds Fabiani sarà immenso: va tenuta in considerazione solo l’occasione Dia a Salerno.

VERTICE

Forse la società ha sottovalutato quanto questa rivoluzione tecnica avrebbe scombussolato l'attuale organico.

Spaventa lo scenario in vista di giugno, soprattutto senza l'oro della Champions e con il solito spettro dell'indice di liquidità dietro l'angolo. Se la Lazio andrà in Europa League entreranno 20 milioni, servirà altro denaro fresco per gli acquisti, anche se non dovessero essere di grido. Dovranno garantirli le uscite, ma al momento non si intravedono chissà quali offerte dietro l'angolo. Tudor e la Lazio si incontreranno a giugno per capire il da farsi e decidere il futuro. Molto dipenderà dalle richieste del croato, che ha voluto firmare fino al 2025 e attendere sviluppi sul progetto, prima di sedersi a parlare di rinnovo.

BIVIO

La panchina di Tudor ovviamente non è in bilico ma, senza Champions, le sue esigenze potrebbero non sposarsi con le possibilità della Lazio. Il club ovviamente ci ha puntato, ma decide la linea, se e come accontentarlo. Il croato però non è nuovo a fare passi indietro, a Marsiglia è accaduto. Lotito non ci pensa, ma intermediari biancocelesti continuano a sondare il terreno con altri allenatori, nel caso in cui finisse in anticipo la storia con Tudor. Prima del suo sbarco, c'era un appuntamento fissato e poi mai consumato con Palladino. Piace da tempo Italiano. E occhio a una suggestione clamorosa, che riporta al passato: Lotito aveva provato a portare Allegri prima di Sarri, lo considera un amico e sarà libero dalla Juventus a giugno. Martedì Max voleva portare i bianconeri a fare la rifinitura, prima della semifinale di Coppa Italia, a Formello. Visita al centro sportivo biancoceleste saltata, almeno per il momento.

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