Vecino, l’uomo che fa solo gol pesanti. E riapre l’ultimo spiraglio Champions

Gli 11 gol biancocelesti sono valsi 10 vittorie e un pari. L’ex inter adesso punta al tris di fila a san siro per superare la roma

Lazio's Matías Vecino celebrates after scoring goal 1-2 during the Serie A soccer match between Monza and Lazio at the Stadio U-Power Stadium in Monza Brianza Sunday, May 04 , 2024. Sport - Soccer . (Alberto Mariani/LaPresse)
di Valerio Marcangeli
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Martedì 14 Maggio 2024, 06:51

La regola di Vecino. Ci risiamo, il numero 5 entra dalla panchina e mette un’ipoteca sul risultato finale. Ci aveva provato anche a Monza all’83’, quando da esperto opportunista aveva fiutato l’errore di Donati fiondandosi sul pallone per battere Di Gregorio. Domenica invece si è visto uno dei fiori all’occhiello del suo repertorio. È l’89’, l’uruguaiano intravede un’autostrada davanti a sé, così si inserisce e, non appena Pedro lo premia, è un gioco da ragazzi beffare Caprile con esultanza sotto la tribuna Tevere. D’altronde Vecino resta uno dei giocatori più bravi nell’incidere a gara in corso, per questo il più sollecitato da Tudor al momento dell’ingresso al 65’: «Non gli ho detto di fare gol – la risposta sorridente del tecnico croato nel post gara – ma i compiti che doveva svolgere. È un ragazzo d'oro, è importante per lo spogliatoio e con dei valori non comuni. Un giocatore fortissimo e poi il suo gol ha chiuso la gara, è stato importante».

SENTENZA

Una staffetta annunciata quella con Guendouzi, che mezz’ora dopo porta a quanto sperato: firma sul 2-0, assalto dell’Empoli rispedito al mittente e speranza di una qualificazione in Champions League ancora viva. Con i 3 punti dell’altro ieri, che diventano 16 in sette partite con Tudor in Serie A (come Inter e Atalanta), i biancocelesti sono saliti a quota 59 a una sola lunghezza dalla Roma sesta, posizione che potrebbe valere la Super Champions in caso di vittoria dell’Atalanta contro il Bayer Leverkusen in finale di Europa League. Tra un sorso di mate e l’altro, il numero 5 (l’uruguaiano con più presenze nel nostro campionato, 277) ora mette nel mirino l’Inter da ex per regalare un’altra gioia per il sogno europeo.

Se i tifosi ci credono ancora infatti è anche merito del talismano Matias, che nelle 11 volte in cui è andato a segno nelle 83 presenze con la Lazio i biancocelesti non hanno mai perso, e fino all’incornata di Djuric di due sabati fa addirittura avevano sempre vinto. Un’eccezione che conferma la regola di Vecino, ora pronto a fare uno scherzo ai neo campioni d’Italia cercando il 3° gol di fila, exploit mai raggiunto in Serie A e mai ipotizzabile come quest’anno in cui, oltre a essere il 2° marcatore in rosa alle spalle di Immobile con 7 centri, ha già raggiunto il record personale in una stagione in campionato (6).

RIPRESA

Per il centrocampista uruguaiano, così come per il resto dei compagni, l’appuntamento in campo per la ripresa è fissato oggi pomeriggio a Formello alle 17:30 e si comincerà a lavorare in ottica Inter con l’ausilio del materiale video. Oltre alla grana Luis Alberto, l’unica situazione dubbia per Tudor è quella di Gila. Il centrale spagnolo si era rivisto in gruppo venerdì, ma sabato non si è allenato poiché non ancora al 100% con l’adduttore reduce da una lesione tra il primo e il secondo grado. L’ex Real Madrid avrà un’altra settimana per rimettersi a disposizione e strappare una convocazione per domenica a San Siro in un reparto che sicuramente non avrà lo squalificato Romagnoli. Vietato rallentare adesso.

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