Guerra Ucraina, chiesta la revoca del divieto di utilizzare armi americane in territorio russo. Blinken: «Kiev può decidere da sola»

«Non abbiamo incoraggiato o consentito attacchi al di fuori dell’Ucraina»

Kiev, chiesta la revoca del divieto di utilizzare armi americane in territorio russo. Blinken: «L'Ucraina può decidere da sola»
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Giovedì 16 Maggio 2024, 12:42

L’Ucraina reitera le pressioni per convincere l’amministrazione Biden a revocare il divieto di utilizzare armi di fabbricazione statunitense per colpire la Russia. «È una politica che ci ha impedito di attaccare le postazioni nemiche, mentre le forze di Mosca preparavano per la loro grande marcia verso Kharkiv», è l’istanza dalla delegazione di parlamentari di Kiev che si è recata in missione a Washington per affrontare la questione con il Congresso. Come sottolinea Politico in un approfondimento, l’Ucraina teme di essere sempre più debole nei confronti di Mosca e non vuole soccombere sotto i suoi attacchi, soprattutto in un momento di stallo come questo che potrebbe rappresentare una svolta per Vladimir Putin.

La delegazione

Questa settimana un gruppo di parlamentari ucraini è a Washington per ottenere l’appoggio del Congresso su questa limitazione bellica, considerata un ostacolo all’azione di Kiev che cerca di colpire i depositi di rifornimenti militari russi oltre il confine. Tra i rappresentanti della delegazione c’è David Arakhamia, presidente del partito al governo fondato dal presidente Volodymyr Zelensky: «Il problema principale in questo momento è che la politica della Casa Bianca frena la nostra capacità», ha affermato.

A ribadire il concetto è stato anche Oleksandra Ustinova, capo della commissione parlamentare speciale per armi e munizioni, il quale ha espresso una certa frustrazione per le limitazioni nel combattimento: «Abbiamo visto i loro militari seduti a uno o due chilometri dal confine con la Russia e non c’era nulla che potessimo fare al riguardo». Proprio questa settimana decine di migliaia di soldati russi si sono riversati oltre il confine nel nord-est dell’Ucraina, in un assalto che i funzionari dell’intelligence di Kiev avevano previsto da mesi. I russi si stanno scontrando con le unità ucraine stremate, male equipaggiate, che perdono terreno mentre cercano di riorganizzarsi. I funzionari ucraini hanno osservato per settimane i russi ammassarsi vicino al confine ucraino, impossibilitati a utilizzare le armi fornite dagli Stati Uniti per condurre un attacco preventivo a causa della politica di Washington. L’amministrazione Biden, come condizione per l’invio di armi a lungo raggio in Ucraina, ha infatti posto un vincolo: non possono essere utilizzate per colpire all’interno del territorio russo.

L’assalto

La Russia è ben consapevole di questa limitazione e ne ha approfittato ammassando almeno 30.000 uomini ed equipaggiamenti al confine senza timore di essere colpita dai sistemi missilistici tattici dell’esercito a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti, che l’Ucraina ha utilizzato con effetti devastanti sulle truppe russe all’interno del proprio territorio. Ma per ora, come hanno confermato due funzionari statunitensi interpellati a riguardo, la politica dell’amministrazione Biden non è cambiata. «L’assistenza è per la difesa e non per operazioni offensive in territorio russo», hanno rimarcato. L’assalto russo sta approfittando dei problemi di manodopera dell’Ucraina e delle carenze difensive vicino a Kharkiv, che mettono a rischio la città di un milione di abitanti e potenzialmente dando alla Russia un nuovo punto d’appoggio fondamentale nel Paese. Vladimir Putin ha dichiarato a marzo che stava valutando la possibilità di creare una zona cuscinetto vicino a Kharkiv per rendere più complicato per l’Ucraina il lancio di piccoli droni contro le infrastrutture petrolifere russe, una tattica che Kiev utilizza da mesi per indebolire l’economia di Mosca. L’Istituto per lo studio della guerra, il think tank con sede a Washington, ha valutato lunedì che le forze russe hanno già occupato diverse città prossime al confine e stanno distruggendo i ponti per rendere più difficile il contrattacco per l’Ucraina: «Queste mosse suggeriscono che stanno dando priorità alla creazione di una zona cuscinetto».

Le parole di Blinken

Il governo inglese questo mese ha revocato una restrizione simile sull’uso di armi britanniche in Russia, come annunciato dal ministro degli Esteri David Cameron durante una visita a Kiev. «Proprio come la Russia sta colpendo in Ucraina, si può capire perché l’Ucraina senta il bisogno di potersi difendere», ha detto. Sul tema è intervenuto anche il segretario di Stato americano Antony Blinken: «L’Ucraina può decidere da sola se colpire il territorio russo con armi americane, ma Washington non ha incoraggiato tali attacchi», ha affermato. Precisando: «Non abbiamo incoraggiato o consentito attacchi al di fuori dell’Ucraina, ma alla fine Kiev deve prendere decisioni da sola su come condurre questa guerra».

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