Usa 4.600 telefoni per aumentare visualizzazioni sui social e guadagnare 415 mila dollari: arrestato

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Sabato 18 Maggio 2024, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 10:49

Un uomo cinese avrebbe usato 4.600 telefoni per creare finte visualizzazioni di un live-stream, guadagnando così 415 mila dollari in 4 mesi. Per questo motivo l'uomo, secondo quanto riporta South China Morning Post, è stato condannato a un anno e tre mesi di carcere e multato di 7.000 dollari per operazioni commerciali illegali. Il signor Wang, questo il nome dell'uomo protagonista della truffa, avrebbe iniziato questa attività alla fine del 2022, dopo che un amico gli aveva parlato di una pratica "redditizia" chiamata "brushing". Questo termine si riferisce alla falsificazione di attività in tempo reale come conteggi di visualizzazioni, "mi piace", commenti e condivisioni nei live-stream per simulare interazioni reali e ingannare i consumatori. Per il suo schema, Wang ha acquistato 4.600 telefoni cellulari controllati da un software cloud specializzato.

Finte visualizzazioni sui social: come è stato possibile

Come riportano alcuni siti specializzati che hanno spiegato il meccanismo, l'uomo avrebbe comprato servizi VPN e apparecchiature di rete come router e switch per far entrare simultaneamente tutti i 4.600 telefoni in un live-stream, gonfiando i conteggi di visualizzazioni e interazioni. Il costo per utilizzare uno di questi telefoni è di 6,65 yuan (meno di 1 dollaro) al giorno. Il prezzo finale del suo "servizio", scrive Ndtv.com, dipendeva dal tempo in cui ogni telefono restava connesso a un evento di live-streaming e dal numero di telefoni attivati. Secondo il Post, Wang è riuscito a guadagnare circa 415.000 dollari in meno di quattro mesi vendendo questo servizio ai live-streamer che cercavano di migliorare le loro performance online. Non è noto dove Wang abbia acquistato i telefoni, ma il procuratore ha affermato che esiste la possibilità di attività illegali nel mercato del riciclo dei telefoni cellulari. Ora, Wang e altri 17 sospetti sono sotto indagine per "violazione delle normative nazionali, diffusione consapevole di informazioni false online attraverso servizi a pagamento e disturbo dell'ordine di mercato", secondo le autorità locali di persecuzione.

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