Spareggi infiniti, per sognare la promozione in B c'è un Perugia da imitare

Matos in azione
di Antonello Ferroni
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Domenica 5 Maggio 2024, 08:48
PERUGIA Di spareggi è piena la storia del Perugia in tutte le categorie, ma per ritrovare una vittoria dei grifoni in un playoff bisogna addirittura risalire alla promozione in A ottenuta nel ’97-98 a Reggio Emilia contro il Torino.
Da allora solo delusioni, l’elenco è lungo a partire dallo spareggio interdivisionale con la Fiorentina nel 2003-2004, la finale playoff col Torino per la A nel 2004-2005, la semifinale playoff con l’Ancona per la B nel 2007-2008, la semifinale playoff col Pisa per la B nel 2012-2013, il turno preliminare playoff con il Pescara per la A 2014-2015, la semifinale playoff con il Benevento per la A 2016-2017, il turno preliminare playoff con il Venezia per la A 2017-2018, il turno preliminare playoff con il Verona per la A 2018-2019, il playout per restare in B con il Pescara 2019-2020, il preliminare playoff per la A con il Brescia nel 2021-2022. A ben guardare, tutti confronti in serie A e B, mentre in serie C la tradizione parla di una vittoria nell’unico spareggio sinora disputato, a Foggia con l’Acireale nel ’92-93, rimasto nell’immaginario popolare per il successo sul campo davanti a 18.000 perugini e meno per la successiva revoca in tribunale. Ma solo in un’occasione il Perugia dovette affrontare un mese intero fitto di partite come potrebbe capitargli dovesse andare avanti negli imminenti playoff di Serie C. Il riferimento è per gli infiniti spareggi per rimanere in Serie B vinti dai grifoni di Guido Mazzetti e Lino Spagnoli nell’estate del 1967.
Se quella dei playoff in partenza è una maratona che prevede la partecipazione di 28 squadre (21 già nella prima fase e playoff di gironi, via via le altre nella fase nazionale e in Final Four) che si sfideranno ogni tre giorni tra il 7 maggio e il 9 giugno per decretare la quarta promozione in B, quanto accadde al termine del campionato ’67-68 ci si avvicina parecchio. Assegnato ad una sorta di playout allargato, un girone di spareggio con Messina, Lecco, Genoa e Venezia per decretare due retrocessioni in terza serie, il Perugia dei vari Dugini, Montenovo, Azzali, Polentes, Balestrieri, Piccioni e Mainardi sui campi neutri di Caserta e Bologna vinse con Messina (3-0) e Lecco (2-1), pareggiò con il Genoa (1-1) e perse col Venezia (3-0) classificandosi a pari merito con Genoa, Lecco e Venezia. Il che rese necessaria la disputa di un altro girone in cui il Perugia stavolta trionfò, stendendo il Genoa (2-0), pareggiando con il Lecco (0-0) e battendo 2-1 il Venezia, il 21 luglio 1968 a Bologna con i gol di Balstrieri e Dugini, ottenendo una soffertissima ma meritata salvezza tra i cadetti.
Che sia di buon auspicio per i grifoni, che ieri si sono allenati a porte chiuse all’interno del Curi, dove il tecnico Formisano ha fatto riprodurre dagli altoparlanti i cori di incitamento del pubblico per aiutarli ad ambientarsi al clima infuocato che li attende. Gruppo al completo fatta eccezione per Seghetti e Angella in recupero. Dopo la pausa domenicale si tornerà al lavoro lunedì, da martedì via al ritiro di Cascia.
(si ringrazia lo storico del Perugia Giordano Martucci)
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