C'è anche un residente di San Giovanni Lipioni tra i destinatari delle misure cautelari emesse dal gip di Ancona nell'ambito dell'inchiesta sulle finte vaccinazioni contro il Covid-19 per ottenere il Green Pass. L'abitazione dell'uomo, classe 1978, è stata oggetto di perquisizione nei giorni scorsi e per lui è scattato l'obbligo di dimora nel piccolo comune dell'Alto Vastese con divieto di uscire di casa nella fascia oraria 21-6. L'operazione della procura della Repubblica di Ancona dal nome Green pass ha portato alla luce l'attività di un infermiere di Falconara che nell'hub Paolinelli di Ancona fingeva di somministrare il vaccino in cambio di denaro (il costo si aggirava intorno alle 300-400 euro); i no-vax che pagavano riuscivano in questo modo a ottenere il Green Pass. L'infermiere agiva anche grazie ad alcuni intermediari che, sfruttando vari canali social, gli procacciavano le persone interessate alla falsa vaccinazione.
Gli inquirenti hanno usato telecamere nascoste per riprendere quanto avveniva, l'infermiere faceva finta di vaccinare per poi svuotare la siringa nel cestino.
L'indagine della polizia ha permesso ha portato alla luce il fenomeno che coinvolgeva non solo il territorio di Ancona, ma si estendeva ben oltre: i no-vax arrivavano da diverse regioni d'Italia (Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Lombardia e Veneto) per riuscire ad aggirare le restrizioni imposte dal Governo e per poter accedere ai luoghi di lavoro per chi rifiuta la vaccinazione contro il Covid-19. Complessivamente l'operazione ha portato a cinquanta misure di custodia cautelare, tra le quali quattro in carcere.