Aurora boreale a sud, fascino e mistero: la spiegazione del fisico Francesco Vissani

Le parole del dirigente di ricerca presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn, reduce dal Salone del libro di Torino dove ha presentato i vincitori del premio Asimov 2024 per l'editoria scientifica

Aurora boreale a sud, fascino e mistero: la spiegazione del fisico Francesco Vissani
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Lunedì 13 Maggio 2024, 07:00

«Nella “Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari” (1613) Galileo Galilei ragiona sul fenomeno, osservato probabilmente dai cinesi sin dall’800 a.C.. Tuttavia, è solo all'inizio del secolo scorso che se ne capisce la natura». A parlare è il fisico Francesco Vissani, dirigente di ricerca presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn, reduce dal Salone del libro di Torino dove ha presentato i vincitori del premio Asimov 2024 per l'editoria scientifica.

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La spiegazione

Affascinato anche lui dall’effetto “aurora boreale”, ma soprattutto dallo stupore generato dal fenomeno sui social, spiega cosa succede nelle macchie solari: «Si tratta di zone dalle quali emergono oppure si inabissano degli enormi tubi di campi magnetici prodotti dal sole.

I campi magnetici raffreddano la materia della superficie solare che incontrano; per quello si producono delle regioni meno chiare, cioè le macchie solari. Questi campi intrappolano grandi quantità di plasma, ovvero, elettroni e ioni prodotti dalla dissociazione degli atomi. Ogni tanto capita che questi tubi si inarchino, si intreccino o si spezzino, provocando occasionalmente l’espulsione di plasma; ciò aumenta grandemente il numero di particelle cariche che il sole invia nello spazio circostante». In condizioni normali, secondo il ricercatore, il campo magnetico terrestre scherma efficacemente le particelle cariche, «che riescono ad avvicinarsi alla superficie del nostro pianeta solamente a latitudini molto alte, provocando le aurore boreali o, come si dice in inglese, le “luci del nord”. Ma quando ci sono espulsioni di massa coronale particolarmente importanti, come in questi giorni, vediamo qualcosa del genere anche più a sud. Nel 1859 avvenne una situazione del genere, presumibilmente ancora più grande, che non si limitò a causare delle belle aurore in tutto il mondo, ma comportò disagi e danni ai telegrafi e problemi ai loro operatori». Per approfondire, Vissani suggerisce la lettura di “Viaggio al centro del sole” di Lucie Green.

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