Secondo l'accusa la piccola veniva spesso lasciata con i nonni quando la mamma era fuori città per portare l'altra sorella a fare visite mediche e, più di una volta, il condannato le avrebbe fatto appoggiare le mani sui suoi genitali. E' stato l'improvviso comportamento riluttante della minore a recarsi presso l'abitazione dei nonni, nella periferia est della città, più i suoi silenzi e le inappetenze ad aver sollecitato i genitori ad approfondire la vicenda, restando letteralmente sconvolti dai racconti della minore. Racconti agghiaccianti, su episodi che si sarebbero verificati quando la minore veniva invitata a mettersi accanto al nonno per riposarsi che hanno spinto la coppia a denunciare immediatamente i fatti ai carabinieri. Una testimonianza che è stata resa attendibile dai consulenti che si sono alternati nel corso della fase delle indagini preliminari. L'imputato, anche ieri assente nell'aula della Corte d'Appello è stato difeso dall'avvocato Vincenzo Calderoni, che ha annunciato di ricorrere in Cassazione.
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