Passaggio a livello chiuso a Sassa. Anche i sindaci del territorio perplessi sull'opera. Residenti e commercianti chiedono soluzioni.

Il passaggio a livello chiuso
di Daniela Rosone
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Sabato 26 Maggio 2018, 14:45
Un muro che divide in due un paese. A Sassa Scalo, da qualche giorno, sono terminati i lavori per la chiusura del passaggio a livello. Gli operai hanno realizzato le ultime opere e oggi quel muro appare definitivo. La popolosa frazione è di fatto spezzata in due. I malumori dei residenti e delle attività commerciali però restano a fronte di un progetto forse calato sul territorio senza rendersi conto effettivamente dei disagi arrecati e il fronte della protesta si allarga per chiedere soluzioni urgenti. Effettivamente l’esigenza di mettere in sicurezza il passaggio a livello e il conseguente traffico sulla statale c’era ma, a ben guardare, secondo i residenti poteva essere studiato un progetto alternativo. L’effettiva utilità dell’opera, ad oggi, non si nota come lamenta la popolazione. Le nuove fermate sono sempre vuote, sulla linea ferroviaria interessata viaggiano pochissime persone, si contano sulle dita di una mano e i numeri parlano chiaro. Anche i sindaci del territorio circostante hanno più di una perplessità. << Il territorio di Tornimparte – spiega il sindaco Giacomo Carnicelli – seppur non toccato direttamente dal progetto è comunque interessato. Non si capisce perché spendere milioni di euro che potevano essere utilizzati per migliorare la viabilità e la mobilità delle nostre aree interne. Non è stato fatto nessun discorso sulla viabilità alternativa, neanche dell’area artigianale che da noi non è mai partita proprio perché manca la viabilità >>. I territori, con tali risorse, avrebbero preteso una maggiore attenzione e non un intervento considerato da molti slegato dai paesi, senza un piano di mobilità interna e integrato. Tra l’altro Scoppito, Tornimparte, Sassa e Preturo sono anche escluse dalla ciclopedonale dell’Aterno. << Non sarà una priorità – dice il primo cittadino Carnicelli – ma sarebbe stato un segno di attenzione >>. << Le nostre attività a ridosso di Sassa Scalo ma ricadenti nel territorio di Scoppito ne risentono e ne risentiranno – afferma il sindaco Marco Giusti – di fatto la chiusura del passaggio a livello taglia in due la frazione e separa l’area residenziale da quella commerciale. L’emergenza della sicurezza c’era ma si poteva studiare un intervento diverso forse e soprattutto non è stata creata una viabilità alternativa. Potenzialmente – dice – le attività sulla statale vanno a perdere clienti da Sassa, Colle Sassa e da tutte le frazioni circostanti. Si è partiti da esigenze giuste in definitiva per arrivare a una soluzione che oggi sembra non soddisfi nessuno. Serviva un mini piano d’area invece per i trasporti per accordare le nostre frazioni a Sassa Scalo. Più che infrastrutture, serviva un piano>>. L’Associazione Paesi Nostri intanto ha scritto ai vertici di Rfi per elencare le criticità e tra qualche giorno sarà convocata anche grazie all’associazione culturale Frazioni Fraintese un’assemblea aperta per la popolazione alla quale verranno invitati istituzioni ma anche associazioni di categoria. Ma non solo, perché ci si è rivolti anche a varie ditte nazionali specializzate per chiedere se per mettere in sicurezza un passaggio a livello con moderne tecnologie si sarebbe potuto evitare questo intervento così impattante. La strada di collegamento con la Cerella, inoltre, a causa delle abbondanti piogge dei giorni scorsi già da un lato ha mostrato alcuni cedimenti nella terra. L’unico intervento in più che prevede il progetto è la realizzazione della rotatoria sulla strada che da Preturo riesce sulla statale. I lavori dovrebbero partire a breve. Accorcerà un po' i tempi ma non risolverà il problema. Tanti malumori anche per la segnaletica carente, in alcuni casi la freccia per svoltare è stata disegnata addirittura con un pennarello.
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