Pescara, oggi l'ultimo volo per Linate. Le accuse di D'Alfonso

Pescara, oggi l'ultimo volo per Linate. Le accuse di D'Alfonso
di Giuseppe D'Intino
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Giovedì 3 Agosto 2023, 07:31

Il temuto giorno dell'addio è alla fine arrivato. Con l'ultimo arrivo di ieri alle 23.05 e l'ultima partenza delle 6 di oggi la compagnia di bandiera, oggi Ita Airways, dice definitivamente addio alla presenza ultradecennale nell'aeroporto di Pescara. Il volo per Milano Linate, occorre ricordare, è stato a lungo l'unica ragione di esistenza in vita dello scalo pescarese, eredità dell'Aeronautica militare rivelatasi infrastruttura preziosa per lo sviluppo economico dell'intera regione. Poi sono arrivate le low cost e per l'aeroporto è stato il definitivo decollo, ma nonostante l'ampliamento del bouquet, il Pescara-Linate è rimasto un punto fermo.

Ecco perché l'addio di Ita rappresenta a parere di tutti una brutta pagina. Soprattutto nel pieno della stagione turistica, come rileva il deputato dem Luciano D'Alfonso, che picchia duro sulla Regione, azionista unica della società di gestione Saga: «Come se non bastasse - aggiunge spostando l'attenzione sui problemi generali di gestione dello scalo - l'ennesima selezione per reperire una figura fondamentale quale quella del direttore generale è terminata con un nulla di fatto. Dulcis in fundo, la lite di eri tra il presidente del cda della Saga, Vittorio Catone, e il direttore generale della Regione, Antonio Sorgi, in merito alla richiesta di un compenso extra per i ruoli aggiuntivi svolti tra il 2022 e il 2023. Tre vicende che costituiscono prove lampanti dell'inutilità di questa giunta regionale».

Concorda, da sponda opposta, il sindaco di Pescara Carlo Masci, che chiede un intervento risolutivo della Regione: «Chiediamo - scrive in una nota insieme al presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli - di promuovere un tavolo ministeriale con la partecipazione di Ita airways, affinché tale improvvisa decisione venga riesaminata e analizzata in tutte le componenti, per giungere all'auspicata e doverosa revoca.

Ciò appare un passaggio obbligato anche in virtù della quota pubblica della Regione nella partecipazione azionaria della società. La sospensione del collegamento - aggiungono - non è questione da affrontare in chiave localistica, perché va inserita necessariamente in un contesto strategico nazionale che tenga presenti tutti i fattori e non solo alcuni. La penalizzazione inflitta all'Aeroporto d'Abruzzo risulta peraltro incomprensibile alla luce degli importanti risultati conseguiti dopo lo stop forzoso del periodo pandemico».

Chiare, per D'Alfonso, le responsabilità politiche. «Il collegamento Pescara-Milano Linate - spiega il deputato dem - funzionava con l'intensità di utilizzo attuale dal 1991: Marsilio e soci sono riusciti nella ragguardevole opera di distruggere ciò che durava da oltre trent'anni, pregiudicando mortalmente una tratta di capitale importanza per l'economia abruzzese e per i tanti che la frequentavano per motivi di studio e di lavoro. Ora chi vorrà andare nel capoluogo lombardo dovrà utilizzare l'aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, con un surplus di tempi e costi. Ben più grave appare l'assenza, che si protrae da più di un anno, del direttore dello scalo. Le selezioni si sono rivelate buchi nell'acqua. Si tratta di una figura imprescindibile, in mancanza della quale l'Enac potrebbe revocare la concessione dell'aeroporto».

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