Tragedia del viadotto, sopralluogo di Filippone in autostrada per preparare la strage

Tragedia del viadotto, sopralluogo di Filippone in autostrada per preparare la strage
di Gianluca Lettieri
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Domenica 27 Maggio 2018, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 20:30

Fausto Filippone ha fatto un sopralluogo sul cavalcavia Alento dell'A14 prima di sterminare la sua famiglia. È l'ipotesi degli investigatori, che hanno ricostruito gli ultimi spostamenti del manager di 49 anni attraverso il telepass della sua Bmw X1. Domenica 6 maggio, due settimane prima della tragedia, Filippone è entrato dal casello di Chieti-Pescara Ovest ed è uscito a Ortona, transitando dunque sul cavalcavia Alento.

È probabile che, proprio quel giorno, abbia notato il tratto del cavalcavia dove la recinzione è più bassa. Nel recente passato l'uomo non aveva mai percorso quel pezzo di autostrada. È l'ulteriore elemento che avvalora la tesi della premeditazione e va ad aggiungersi alla prova regina, la telefonata tra Filippone e lo studente inquilino dell'appartamento di Chieti in cui si è consumata la prima parte della tragedia. Venerdì, due giorni prima del dramma, il 49enne ha chiesto al giovane di lasciare la porta aperta, con la scusa delle pulizie da eseguire nel week end. È dal balcone di quella stanza che la moglie Marina Angrilli è stata spinta nel vuoto. A conferma di un piano studiato nei dettagli c'è anche il fatto che i parenti della coppia non sapessero che i due erano diretti all'appartamento di Chieti. La squadra mobile teatina, diretta da Miriam D'Anastasio, attende i risultati degli ultimi accertamenti: gli esami tossicologici sui campioni prelevati dai tre corpi. Non è da escludere che Filippone abbia sedato la figlia prima di gettarla giù dal ponte.

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