Truffa online, ragazza vittima due volte: derubata dei dati e delle spese fantasma

La sua Postepay era finita nelle mani sbagliate e usata per riscuotere pagamenti di acquisto online

Truffa online, ragazza vittima due volte: derubata dei dati e delle spese fantasma
di Tito Di Persio
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Martedì 21 Maggio 2024, 06:00

Smarrisce la Postepay, finita poi in mani sbagliate e usata per riscuotere pagamenti di acquisto online. Una 29enne di Roseto si è vista condannare al pagamento di 1.900 euro, risultato di un decreto penale di condanna.

La giovane ha saputo della multa dopo due anni dopo il raggiro, quando le è stata recapitata a casa. E si è dovuta subito difendere, affidandosi all’avvocato Daniele Contrisciani. Ieri finalmente l’incubo si è concluso con «un non luogo a procedere» riferisce il legale di M.L.B. Una storia che potrebbero accadere a chiunque e che insegna che bisogno sempre denunciare tempestivamente lo smarrimento di effetti personale. I fatti risalgono al 2022. T.P., 71 anni, di Busto Arsizio, in provincia di Varese, decide di acquistare sul sito Subito.it un divano a 1.200 euro. L’uomo contatta il venditore telefonicamente e si accorda per dare un anticipo di 250 euro tramite la ricarica di una Postepay, che in realtà è della 29enne. Il giorno della consegna il divano non arriva. Il 71enne cerca di ricontattare il venditore, ma non ottiene risposta e denuncia. Partono le indagini e gli investigatori scoprono che la carta telefonica è intestata a un pakistano non residente in Italia e che la Postepay è della rosetana. La ragazza, che nel frattempo si era trasferita a Bellante, non riceve la notifica della denuncia, ma a gennaio si vede recapitare nella sua nuova abitazione la multa di 1900 euro. Scopre così che si tratta di una condanna, trasformata in pena pecuniaria per una truffa online di cui non sa nulla. L’avvocato Contrisciani presenta subito l’opposizione al decreto penale di condanna. Ieri il non luogo a procedere in quanto la persona offesa ha ritirato la querela.

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