Violenza prescritta, ma lo zio molesta un'altra nipotina: inchiesta bis

Violenza prescritta, ma lo zio molesta un'altra nipotina: inchiesta bis
di Teodora Poeta
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 07:36

Dieci anni fa era stato condannato per una violenza sessuale sulla nipote all’epoca bambina che, però, lo aveva denunciato quando era diventata una giovane donna, andata via, all’estero, per tentare di dimenticare tutto e allontanarsi definitivamente da quello zio che le ha segnato l’infanzia. Una condanna ad otto anni di reclusione confermata anche in Appello, ma prescritta in Cassazione. Quell’uomo, oggi 76enne, teramano, è tornato a processo di nuovo accusato di un’altra violenza sessuale che sarebbe stata commessa due anni fa su una bimba di cinque anni, figlia del nipote di sua moglie.

Una vicenda che è riuscita a scuotere persino l’interprete che l’altro giorno era in aula, seduta accanto al papà della piccola che vive all’estero con l’intera famiglia e non parla italiano. È stato lui a confermare quanto sarebbe avvenuto ad agosto del 2022. In quel periodo loro erano tornati in vacanza nel Teramano come ogni anno. Tutto sarebbe successo nel giro di pochi minuti il giorno in cui la famiglia della bimba, che all’epoca aveva appena cinque anni, con gli altri fratellini ed entrambi i genitori sono andati a trovare lo zio e da lui si sono fermati a pranzo con altri parenti.

«Ad un certo punto l’avevamo persa di vista – ha raccontato il papà in aula - Mia moglie si è messa a cercarla. Poi le ho viste arrivare ed è stata mia moglie a dirmi “andiamocene, perché lo zio ha toccato la bambina”. In quel momento non ho fatto nulla, ho preso la famiglia e siamo andati via». E non ha fatto, né detto nulla neanche lo zio che probabilmente aveva capito. «Era diventato rosso in volto.

Ma non ci ha chiesto neanche perché stavamo andando via così all’improvviso», ha sottolineato il papà al quale la figlia, appena entrati in auto quel giorno, ha continuato a raccontare ciò che le era appena successo.

Quando la mamma era andata a cercare la bambina l’aveva vista uscire dal garage di quell’abitazione di campagna e subito dopo aveva visto lo zio sbucare da lì. In fase di indagini preliminari la bimba è stata sentita con l’incidente probatorio alla presenza di una psicologa e di un’interprete (non parla italiano). Ed è un anno che il 76enne è agli arresti domiciliari per questa vicenda. Secondo la ricostruzione dell’accusa all’interno del garage avrebbe abbassato i pantaloni e gli slip alla bambina e avrebbe abusato di lei, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una minore di dieci anni. Una vicenda processuale che dovrà essere confermata a processo dove l’uomo è già comparso in passato, ma per un’altra violenza sessuale denunciata da un’altra nipote che ha purtroppo incrociato lo zio sulla sua strada quando era pure lei una bambina e aveva meno di 14 anni: nel suo caso gli abusi si sono ripetuti ogni volta che loro si incontravano e che i suoi genitori la lasciavano a lui, credendo di poter far affidamento in quell’uomo che invece era solo un orco. Gli avvocati difensori sono Filomena Gramenzi e Antonio Di Gaspare. Parte civile, l’avvocata Martina Barnabei.

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