Il colosso del web ha deciso di bloccare la diffusione di fatti non accreditati, o almeno sta tentando di stringere la rete intorno alle aziende che si spacciano per fonti accreditate di notizie. Verranno bloccati dai risultati dei motori di ricerca quei siti che non indicano chiaramente informazioni sulla proprietà del presunto sito di informazione. Le novità si inseriscono nella battaglia contro potenziali "cloni" della Internet Research Agency, l'agenzia russa al centro dello scandalo Russiagate (il Cremlino avrebbe influenzato l'opinione pubblica americana nelle ultime elezioni presidenziali).
Queste le novità contenute nelle nuove linee guida che i siti devono rispettare per essere rintracciati su Google News. Secondo le regole anti "troll" le piattaforme web «non devono rappresentare in modo fuorviante, travisare o nascondere informazioni sulla proprietà o sulla finalità principale e non devono intraprendere attività coordinate allo scopo di ingannare gli utenti». Tra le regole è fondamentale mostrare chiaramente il proprio Paese di origine.
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