ROMA È noto, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Il detto potrebbe applicarsi al doppio appuntamento elettorale di Roma e Lazio. Nella Capitale alla fine scenderà in campo Roberto Gualtieri per i dem. Il nodo si è sciolto quando il M5S ha minacciato di far cadere la giunta di Nicola Zingaretti - che conta anche due assessori M5S - se l’ex segretario Pd avesse optato per la sfida nella Capitale. In questo modo il M5S spinge la candidatura di Gualtieri e si schiera in difesa dell’uscente Raggi. I dem ripiegano ma in questo modo evitano di entrare in rotta con il M5S e con Giuseppe Conte il quale, dopo aver cercato in tutti i modi di convincere la Raggi al passo indietro, si è allineato per evitare una scissione di fatto.
In questo modo la prospettiva di un’alleanza tra Pd e M5S viene messa in salvo. In Regione Lazio l’alleanza è in corso da tempo con un paio di assessori grillini in giunta e l’intesa di convergere in alleanza con il M5S sul nome di Roberta Lombardi, grillina anti-Raggi e attuale assessore alla Transizione Ecologica, alle prossime elezioni regionali.
Un problema però c’è: la Lombardi ha già effettuato due mandati.
Il tema dei due mandati resta irrisolto, si inserisce nella guerra tra Giuseppe Conte e Davide Casaleggio, ma il superamento del tetto dei due mandati trova ostacoli non da poco anche nei gruppi parlamentari e non solo nella base grillina.