Non capisco la ragione dell'allarmismo. L'inglese, lingua ormai universale, non rischia certo di sparire, ma dal momento che con Brexit, dalle attività comunitarie sparisce (o si ridurrà) il ruolo del Regno Unito, trovo più che conseguente l'adozione del tedesco per affiancarlo al francese.
Do per scontato che molti europarlamentari continueranno a comunicare in inglese (quando lo conoscono) perché il tedesco è lingua più complessa, ma perché porre limiti? E perché non immaginare un futuro di europei capaci di esprimersi in più lingue? Gli svizzeri, gli olandesi, lo fanno già.
Aggiungere il tedesco all'inglese e al francese non potrà che migliorare i rapporti europei. Quando si parla, o si comprende, una lingua è anche più facile evitare equivoci. Il tedesco è la lingua di Goethe, di Thomas Mann, già oggi molti dei nostri ragazzi che si sono trasferiti a Berlino o a Monaco, lo stanno imparando o lo parlano già. Davvero abbiamo bisogno di un inutile problema in più?
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