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di Enzo Vitale

La decisione è presa, lo spazioporto italiano si costruirà in Puglia, per i voli del futuro in lista tre paperoni italiani

Un'immagine artistica dello spazioporto
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Domenica 13 Maggio 2018, 22:04 - Ultimo aggiornamento: 22:24


Sardegna, Sicilia, centro Italia? Macche', nessuno di questi luoghi.
Alla fine a vincere il contest, se cosi lo possiamo chiamare, è  stata la Puglia.
Il nuovo spazioporto italiano, infatti, il luogo da dove partiranno i futuri viaggi turistici suborbitali, si realizzerà  in Puglia, più prercisamente in un'area fra Taranto e Grottaglie. Ma non sarà solo una indicazione di intenti visto che i lavori per realizzare il sito dovrebbero partire fra due anni, nel 2020.

«L'annuncio della decisione si legge in una nota dell'Agenzia spaziale italiana- arriva direttamente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dopo che l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) ha completato l’iter di analisi per individuare il luogo più adatto per realizzare e attivare la struttura entro il 2020».


LO SPAZIOPORTO DEL NEW MEXICO
Non sarà  certo Spaceport America, la struttura della Virgin Galactic che si trova nel New Mexico, ma certamente qualcosa che gli somigliera'. Quello in Usa è stato il primo spazioporto al mondo destinato ad essere il trampolino di lancio per i voli spaziali commerciali. Un progetto da 209 milioni di dollari già fruibile per le prove della navetta Space Ship Two della Virgin Galactic del miliardario sir Richard Branson.


(Richard Branson, numero uno della Virgin Galactic)

L'ACCORDO
Quindi tra le future Agenzie per il turismo spaziale ci sara pure il nostro Paese visto che nel dicembre del 2016,tra la Virgin Galactic di sir Richard Branson e il Centro Spaziale Altec di Torino (società partecipata da Thales Alenia Space e Agenzia Spaziale Italiana), era stato firmato un accordo per la sperimentazione di voli suborbitali.

LE PAROLE DELL'AD DI CALTEC
Due anni fa Vincenzo Giorgio,  ad di Caltec, non aveva lasciato dubbi sui progetti relativi allo spazioporto italiano:«Con Branson ci siamo incontrati diverse volte -aveva detto- e ora siamo nelle condizioni di intraprendere attività innovative di sperimentazione spaziale in campo scientifico, di ricerca ed addestramento da uno spazioporto Italiano. Probabilmente i primi turisti spaziali partiranno entro due o tre anni, ma saremo più precisi tra non molto. Di sicuro abbiamo bisogno di luoghi scarsamente abitati e con un clima particolare, caratteristiche che si possono trovare nel Meridione». Sardegna? Puglia? Oppure Sicilia? I i luoghi sono rimasti top secret, ma in questi giorni la decisione e stata presa.

CI SONO ANCHE TRE TURISTI SPAZIALI MILIONARI ITALIANI?
Anche se sono ancora avvolti nel più fitto mistero, l’unica cosa certa dei tre facoltosi italiani che anni fa avevano prenotato il volo da 250 mila dollari sulla navetta della Virgin Galactic, era la seguente: si tratterebbe di tre imprenditori di grido. Lo aveva detto all'epoca Seth Snider, referente per l'Italia della società di Branson. Prima dell'incidente di Space Two, avvenuto alla fine di ottobre del 2014 e che era costato la vita a uno dei due piloti della navetta, il numero dei primi passeggeri si era attestato a circa 700. Ricchi, ricchissimi localizzati in tutti i luoghi del globo. «Sì, questi passeggeri di lusso provengono dai cinque continenti, meno che dall’Antartide –aveva scherzosamente detto Snider – e tre di questi futuri turisti spaziali sono proprio italiani. Tre imprenditori, di più non posso dire». Ma come funziona la prenotazione per un viaggio così particolare?
«Ci sono due possibilità -era sempre Snider a parlare-: un deposito iniziale o il pagamento dell’intero importo dei 250 mila dollari. Naturalmente chi opta per la seconda possibilità si imbarca prima». Nella clausola anche la possibilità di recesso: «In qualsiasi momento il passeggero può rinunciare al contratto. Non potrà più farlo al momento che gli verrà indicata la data di partenza, data che noi riteniamo di comunicare sei mesi prima circa».


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BATTISTON DELL'ASI
«Questa scelta -ha commentato Roberto Battiston Presidente, da pochi giorni confermato alla presidenza dell'Asi-, pone le basi per un nuovo approccio commerciale per la ricerca in microgravità e per l’addestramento degli astronauti.  L’Italia è all’avanguardia nella nuova ‘space economy’ che renderà lo spazio accessibile ad una sempre maggior quantità di persone».

E allora, siete pronti per un viaggio sui satelliti di Saturno ?



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