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di Enzo Vitale

Sposare l'arte e la scienza: «Ecco la mia missione possibile»

La prof Cristina Galassi
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Mercoledì 30 Maggio 2018, 21:42 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 22:01

(La prof Cristina Galassi)

Da quattro anni si prende cura delle collezioni scientifiche e artistiche dell’ateneo perugino. Un’attività che porta avanti con passione e curiosità.
Il curriculum di Cristina Galassi è da stella di prima grandezza: docente di Storia dell’arte all’università, specializzata in Storia dell’Arte Medievale e Moderna a La Sapienza di Roma, condirettore delle riviste “Fontes” e “Birgittiana”, consigliere della Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia, autrice di 256 pubblicazioni, oltre, naturalmente, a ricoprire l’incarico di direttore del Centro di Ateneo per i Musei Scientifici di Perugia.
Dicevamo Arte e Scienza, due realtà che la Galassi considera i motori della sua vita fin dalla tenera età: «Le coltivo entrambe insieme al desiderio di ricercare e approfondire».

DUE UNIVERSI
«La separazione tra i due mondi? Nella civiltà Classica arte e scienza andavano a braccetto. Stessa cosa nei periodi medievale e rinascimentale -precisa la prof-. Poi con la rivoluzione scientifica del Seicento le due realtà si sono separate. Basti ricordare che meno di un secolo prima, Leonardo da Vinci, preceduto dai matematici a artisti come Luca Pacioli, Piero della Francesca, Leon Battista Alberti, celebrava, con il suo genio universale e poliedrico, la coincidenza tra arte e scienza».
La sua linea di condotta non fa una grinza e si riassume in questa semplice ma convinta proposizione: «Cercare in ogni modo di favorire e di riannodare le fila di un dialogo tra i due mondi, quello della scienza, della natura e dell’arte per dar vita ad iniziative importanti ma soprattutto ricercare la necessità di un collegamento tra il mondo della ricerca universitaria, del museo e degli istituti di conservazione e quello della scuola».

IL PROGETTO
Dalla teoria alla pratica. E così dal cappello di Cristina Galassi è uscito fuori il progetto “Mut(u)azioni tra arte e scienza”. «Grazie ad un finanziamento del Miur -illustra entusiasta-, siamo riusciti a realizzare una collaborazione tra gli Istituti e Licei artistici umbri con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”. Alla fine questa sinergia è confluita in una mostra grazie alle straordinarie collezioni storiche e naturalistiche presenti nei musei».

SENSIBILITÀ
Se non hai qualcuno più sensibile di te, a volte il rischio è quello di fare un buco nell’acqua. Nel suo percorso la Galassi ha incontrato il magnifico rettore: «Il professor Franco Moriconi -afferma convinta- è stato determinante per ridare dignità ai musei universitari, ci ha creduto e investito non solo in termini economici ma anche culturali intendo dire. Allo stesso tempo ha particolarmente a cuore il patrimonio storico-artistico di San Pietro essendo Presidente della Fondazione Agraria».

LA GIPSOTECA
Ultimamente la Gipsoteca è tornata ai suoi antichi splendori. Il restauro conservativo della raccolta di gessi, formati su originali greci, etruschi e romani, e il recupero della struttura ospitante, rappresentano per la città un notevole traguardo per il Cams. I quasi 300 metri quadrati si aggiungono così agli spazi dell’Orto medievale e dell’Orto botanico localizzati presso il complesso abbaziale di San Pietro.

IL CANADA
Tra le esperienze che la professoressa Galassi ricorda più di altre, c’è quella per una università canadese, più precisamente per l’ateneo di Edmonton in Alberta. «Davvero una bella avventura -commenta con soddisfazione-, ho tenuto un corso sulla storia dell’arte italiana per studenti canadesi ed ho intessuto relazioni con i docenti di quell’ateneo, potendo confrontare i nostri metodi didattici. Erano studenti di archeologia, ed erano venuti in Italia per uno scavo ad Ossaia nel Comune di Cortona. Bisognava impartire nozioni basilari sulla storia dell’arte italiana dal Medioevo al Rinascimento. Abbiamo fatto escursioni alla scoperta dei luoghi più importanti del nostro patrimonio artistico, visite guidate e sono nati rapporti di amicizia e affetto con molti di loro».
In tema di connubi la Galassi ha visto anche nascere molte storie d’amore tra gli allievi.
Ancora una volta le bellezze dell’arte e della scienza del nostro Paese hanno fatto centro.
 
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