C'è chi però è scettico sulla possibilità di arginare del tutto il problema. «Un software oggi è composto da così tantelinee di codice che è quasi impossibile avere la garanzia che sia del
tutto 'bug freè, cioè privo di errori al 100%», spiega Victor Chebyshev, ricercatore di Kaspersky Lab. «I vendor dei vari software -continua l'esperto- si affidano quindi
alla community della sicurezza informatica per ricevere un aiuto nel
rilevamento e nella correzione di eventuali bug prima che possano
essere sfruttati da cybercriminali o attaccanti generici. Ad Apple va
riconosciuto il fatto di aver diffuso velocemente la notizia».
Il ricercatore evidenzia inoltre che il colosso di Cupertino «ha anche
disattivato temporaneamente la funzione “chat di gruppo” di FaceTime
per proteggere ulteriormente gli utenti da eventuali violazioni della
loro privacy. Consigliamo a chi è interessato di disattivare la app
FaceTime fino a quando Apple non rilascerà la patch per risolvere il
problema», conclude l'esperto.
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