Stando alle sue indicazioni a ricevere le prime dosi di vaccino in via prioritaria (1,5 milioni di dosi sulle 7,5 previste) a marzo e aprile saranno il personale sanitario, seguito dai più vulnerabili (persone di età superiore ai 65 anni, che possono avere patologie come diabete, obesità, ipertensione e insufficienza cardiaca, e persone di età compresa tra i 45 e i 65 anni, se hanno anche questo tipo di patologie).
Altri gruppi di persone potrebbero essere definiti in seguito con lo sviluppo degli studi sui vaccini, ha spiegato la ministra.
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