Coronavirus, ecco come usare i crediti di imposta per le spese di sanificazione

Coronavirus, ecco come usare i crediti di imposta per le spese di sanificazione
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Sabato 11 Luglio 2020, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 17:09
Coronavirus, arrivano le istruzioni dell'Agenzia delle entrate per utilizzare gli incentivi per le spese di sanificazione. Il governo ha stanziato 2 miliardi di euro per l'adeguamento dei locali delle attività aperte al pubblico. Il credito di imposta è pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 fino a un massimo di 80 mila euro utilizzabile in compensazione o cedibile a terzi. Sono disponibili i modelli e le istruzioni per usufruire dei crediti d’imposta introdotti dal decreto Rilancio per le spese di sanificazione e acquisto dei dispositivi di protezione individuale e per le spese di adeguamento degli ambienti di lavoro. Pubblicata sul sito dell'Agenzia delle entrate anche la Circolare 20/E con vengono forniti i primi chiarimenti interpretativi e gli indirizzi operativi.

Il modello per comunicare le spese ammissibili al credito di imposta dovrà essere inviato esclusivamente con l’apposito servizio web presente nell’area riservata del sito internet o tramite i canali telematici dell’Agenzia, e riceverà risposta entro cinque giorni. Il provvedimento, definisce anche le modalità con cui i soggetti beneficiari possono comunicare all’Agenzia di optare, invece che per l’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta, per la cessione, anche parziale, dei crediti stessi ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

Vasta la platea dei beneficiari dei crediti d’imposta per adeguamento Covid e sanificazione. A riguardo, la circolare precisa che tra i possibili beneficiari del beneficio rientrano gli operatori con attività aperte al pubblico, tipicamente bar, ristoranti, alberghi, teatri e cinema. Inclusi anche i forfetari, gli imprenditori e le imprese agricole, sia che determinino per regime naturale il reddito su base catastale, sia quelle che producono reddito d’impresa, nonché le associazioni, fondazioni e altri enti privati, compresi gli enti del Terzo settore possono fruire dei crediti.

Per questi ultimi, la circolare ritiene applicabile l’estensione del beneficio anche se non esercitano, in via prevalente o esclusiva, un’attività d’impresa. Chiarimenti inoltre anche nel caso in cui le attività di sanificazione non siano effettuate da operatori professionisti, risultando ammissibili anche le spese di sanificazione degli ambienti collegate alle attività svolte in economia dal soggetto beneficiario, avvalendosi di propri dipendenti o collaboratori. Tra gli altri chiarimenti, vengono inoltre fornite istruzioni sulle modalità, termini e opzioni di utilizzo dei crediti d’imposta.
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