Oltre settantacinque anni di vita insieme, sempre uniti e con un solo obiettivo: portare avanti la famiglia nel solco del loro amore, onorato ogni giorno da quel fatidico «sì» che, giovanissimi, si pronunciarono il 22 agosto del 1948. La storia di Orazio Sardelli e Giacinta Cicellini, entrambe classe 1928, è stato amore puro in vita e fino alla loro morte avvenuta a distanza di appena 14 giorni di distanza. Un'amore che va oltre i confini terreni, come nelle favole romantiche, dove lei non vive senza di lui e viceversa. La loro è stata storia vera, fatti di sacrifici e di rispetto reciproco. Erano alunni di scuola elementare quando i loro sguardi s'incrociarono e per oltre 75 anni non si sono mai più lasciati, solo la malattia e il distacco dalla vita terrena li ha divisi. Avevano poco meno di vent'anni, quando si unirono in matrimonio. Erano gli anni del primissimo dopoguerra, si pensava alla ricostruzione e il miracolo economico ancora era lontano, loro decisero di formare una famiglia. Era la generazione che ha fondato l'Italia democratica. E loro, con l'amore reciproco, ne sono stati l'esempio.
Orazio è scomparso il 24 novembre e Giacinta da quel giorno non è stata più lei, trafitta dal dolore per la morte del suo amato compagno di vita, non ha retto l'assenza e lo scorso 7 dicembre è venuta a mancare.
I PARENTI
Toccanti le parole della nipote sui sociale: «Una simbiosi si stabilisce quando due individui si comportano come se avessero bisogno l'uno dell'altro per formare un persona sola: dai banchi della scuole elementari, dopo 75 anni di matrimonio, cara nonna hai raggiunto nonno dopo 14 giorni: ciao nonna».Un altro nipote: «In un mondo dove per poco un matrimonio salta per incomprensioni ci sono persone che stanno insieme per 75 anni amandosi e superando tutte le difficoltà della vita. Sei stata lontano da zio Orazio pochi giorni: ora sei volata per stare vicino a lui per sempre».