Bimbo morto all'ospedale Spaziani: cinque indagati

Bimbo morto all'ospedale Spaziani: cinque indagati
di Marina Mingarelli
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Giovedì 11 Gennaio 2018, 15:55
Neonato morto in circostanze misteriose all'ospedale Spaziani di Frosinone, cinque persone indagate per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Si tratta di quattro infermieri ed una ostetrica. La loro iscrizione nel registro degli indagati è un atto preliminare, dovuto agli accertamenti tecnici disposti dalla Procura.
Primo fra tutti l'autopsia che domani mattina il medico legale dottoressa Maria Grazia Viglialoro che effettuerà sulla piccola salma. Il consulente sarà affiancato da due neonatologi provenienti dalla capitale. Gli infermieri indagati, hanno conferito l'incarico di consulente di parte alla dottoressa Daniela Lucidi. Armando Sciscione e Geltrude Nardecchia, i genitori del piccolo Antonio deceduto dopo soli tre giorni dalla nascita (il piccolo era venuto alla luce il 4 gennaio scorso) rappresentati dagli avvocati Angelo Fiore e Filippo Iacovacci, si sono affidati al medico legale Giuseppe Manciocchi che sarà prenderà parte all'autopsia.
LO STRAZIO
Straziati dal dolore i coniugi attendono di sapere cosa abbia portato alla morte il loro bambino adorato. Nella città di Prossedi dove vivono, Armando e Geltrude sono molto conosciuti per via della gestione a conduzione familiare di una pizzeria in via Caradonna. Numerose le persone che si sono strette intorno ai due giovani colpiti da questa disgrazia.
La mamma del piccolo Antonio non sa darsi pace per quello che è accaduto. Sarebbe stata proprio lei a far scattare l'allarme ai sanitari perché si era accorta che il suo piccino che stava nella culletta termica, era diventato cianotico.
LA TRAGEDIA
Da quello che si è appreso successivamente, sembra che il neonato che presentava un valore alterato era stato sottoposto ad una flebo. Nulla di grave avevano assicurato i medici. Nel giro di qualche giorno il piccino avrebbe potuto fare ritorno a casa. Ma così non è stato. Il giorno del decesso la donna, che era stata dimessa, si era recata a fare visita al bambino. Agli inquirenti avrebbe raccontato di aver capito che qualcosa non andava non appena si era avvicinata alla culla termica. I parametri dell'incubatrice davano segni luminosi intermittenti. Segno questo che la flebo si era bloccata. Al momento non ci è dato sapere se questo blocco improvviso sia stato scaturito da un guasto meccanico o da altro tipo di anomalia. Geltrude, in preda al panico, aveva cominciato a gridare e chiedere aiuto. Accanto a lei era arrivata la puericultrice in servizio in quel momento la quale aveva chiesto l'intervento dei medici perché il bambino non respirava bene. Sempre secondo quanto dichiarato dalla mamma del piccolo Antonio, ci sarebbe stato un ritardo di alcuni minuti nell'intervento da parte dell'anestesista che avrebbe tentato di rianimare il piccino senza riuscirci.
Armando e Geltrude hanno immediatamente fatto scattare la denuncia alla Procura. Il magistrato inquirente, la dottoressa Barbara Trotta, ha disposto il sequestro della cartella clinica.
 
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