Frosinone, aumenti strisce blu:
accertamenti del Comune.
Zeppieri: «Siamo stati costretti»

Frosinone, aumenti strisce blu: accertamenti del Comune. Zeppieri: «Siamo stati costretti»
di Alessandro Redirossi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Marzo 2018, 16:04
Strisce blu, proteste e una guerra all’orizzonte fra Comune e privati. Non si placano gli animi dopo l’improvviso aumento delle tariffe per i parcheggi a pagamento gestiti dalla società Frosinone Mobilità e servizi srl (che ne incassa anche i proventi). Si è passati da una tariffa di 70 centesimi a 1 euro l’ora (aumento superiore al 40%). Inoltre è stata eliminata la possibilità di frazionare il parcheggio. Si paga 1 euro anche per 10 minuti di sosta. Una situazione che riguarda tutti gli stalli blu gestiti dalla società: da via Aldo Moro al centro storico. In zona Matusa alcuni stalli liberi fino a pochi giorni fa ora sono diventati a pagamento. Il problema è anche relativo all’aggiornamento dei cartelli con le tariffe: in alcuni casi rimane l'indicazione del vecchio costo ma, quando si devono inserire le monete al parcometro, la tariffa minima è 1 euro. Ieri gli ausiliari del traffico della società hanno fatto da parafulmine rispetto alle polemiche dei cittadini. E ai disagi. “Ho parcheggiato nelle strisce blu di via Moro - spiega una cittadina - Sono andata al parcometro per pagare i soliti 35 centesimi per mezz’ora. Ma segnalava credito insufficiente. E non accettava né banconote né carte di credito. Non avevo altre monete e non sapevo dell’incremento. Per non far saltare l’appuntamento di lavoro mi sono allontanata senza poter fare il ticket. Dopo pochi minuti ho trovato una multa da 40 euro”. Insomma, la rabbia di molti è collegata anche al mancato preavviso e alla scarsa comunicazione. Intanto le strisce blu gestite direttamente dal Comune (ad esempio a Corso della Repubblica) le tariffe sono rimaste di 70 centesimi l’ora (e 35 centesimi per mezz’ora). Questo moltiplica la confusione dei cittadini alle prese con tariffe diverse per le strisce blu in città.
VERSO UNA GUERRA COMUNE-PRIVATI
I vertici del Comune non hanno nascosto di esser caduti dalle nuvole. Lo conferma il segretario generale Angelo Scimé: “A noi non hanno fatto comunicazioni rispetto agli aumenti”. Ora negli uffici della Polizia locale si approfondisce la convenzione con il privato. “C’è una clausola che prevede la facoltà di applicare degli aumenti, ma stiamo verificando se sia stata applicata in maniera corretta” dice il comandante dei Vigili Donato Mauro. La lente si sta concentrando anche sull’entità dell’aumento deciso dalla società (abbastanza pesante) e non si escludono contromisure del Comune. Il sindaco Ottaviani, incalzato dalle opposizioni, ha punto le passate amministrazioni di centrosinistra, dicendo che “si tratta di vecchie concessioni del passato che presentano elementi di squilibrio a favore del privato”. E che,  indipendentemente dalla possibilità privata di aumentare le tariffe, “sarebbe stato opportuno un confronto con l’amministrazione comunale”.
ZEPPIERI: “COSTRETTI ALL’AUMENTO”
Altra musica nelle parole di Leonardo Zeppieri, della Frosinone Mobilità e servizi srl. E il fulcro del discorso è il project con cui nei primi anni Duemila è stato realizzato il Multipiano da parte dei privati. Che prevedeva nel piano economico (per rientrare dall'investimento privato sul Multipiano) anche la gestione degli stalli (con gli incassi) in varie zone della città.  “Siamo stati costretti a questo aumento, altrimenti portiamo i libri in Tribunale – dice Zeppieri -  C’è una concessione che non è stata rispettata nelle sue previsioni, ma per cose che non sono dipese da noi. Penso, solo a titolo di esempio, ai parcheggi che gestiamo nella zona dell’ascensore inclinato. Che per anni non ha funzionato, non per colpa nostra, lasciando l'area di sosta vuota. Bisognava riequilibrare il piano economico-finanziario insieme al Comune alla luce di questa e altre considerazioni. Prima delle elezioni sembrava esserci la possibilità di sederci intorno a un tavolino per concordare soluzioni. Si parlava anche dell’ipotesi di un diverso futuro per Multipiano e Piloni, con la possibilità di uscire dalla situazione che si è venuta a creare. Ma da mesi  riscontriamo una chiusura a riccio. E con bilanci in perdita per cifre di circa 150mila euro l’anno non potevamo andare avanti così”. Sul capitolo più ampio del project Multipiano e della relativa convenzione è netto: “Abbiamo chiesto la risoluzione del contratto”. Ora sembra prospettarsi una guerra Comune-privati a suon di pretese milionarie.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA