Stasera è stata confermata la sentenza di condanna, emessa dalla Corte di Assise di appello di Roma, confermata, anche, la provvisionale di 60 mila euro in favore della parte civile rappresentata dagli avvocati Alberto Scerbo e Giancarlo Corsetti.
"Era la decisione che ci aspettavano. Una dolorosissima vicenda che per la giustizia si chiude, ma il dolore per la famiglia è sempe vivo", è stato il commento a caldo della difesa di parte civile.
In primo grado il Gup del Tribunale di Cassino, la dottoressa Donatella Perna, con il rito abbreviato concedendogli le attenuanti generiche, ma imputandogli l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, aveva condannato Michele Rossi a 20 anni di reclusione.
In appello, lo scorso anno a luglio, per il 57enne di Santi Cosma e Damiano (Lt), era caduta l’aggravante della premeditazione per questo la pena finale era stata calcolata in 17 anni e 8 mesi di reclusione.
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