Frosinone, un immobile al giorno
all'asta. «No a svendita delle case
e tutela del debitore»

Frosinone, un immobile al giorno all'asta. «No a svendita delle case e tutela del debitore»
di Alessandro Redirossi
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Lunedì 21 Maggio 2018, 17:07
Una nuova procedura esecutiva al giorno, con una casa o un terreno che vanno all’asta. Fra il primo gennaio e il 30 aprile 2018, per quanto riguarda le esecuzioni immobiliari, al Tribunale di Frosinone si contano 122 nuovi fascicoli iscritti nel registro informatico in appena 120 giorni. Più di un immobile (casa o terreno che sia) al giorno. Una media giornaliera (parziale) che per ora supera quella del 2017, che si chiuse con 339 nuove procedure esecutive. Dopo un rallentamento nel 2015, dal 2016 si è tornati a superare stabilmente il numero di oltre 300 immobili all'anno per cui parte l’esecuzione immobiliare. Che porta all’asta.  E attualmente i fascicoli pendenti riferiti al quinquennio 2013-2018 (con procedure ancora in corso) sono 1.113.  Insomma, non sembra placarsi il fenomeno nel Tribunale che comprende l’area nord fino a Ceprano. Un territorio che ha pagato pesantemente il prezzo della crisi economica.
"NO ALLA SVENDITA"
In questi anni in prima linea per assistere le famiglie colpite dal duro colpo della perdita di un immobile all’asta si è posto lo Sportello antiusura bancaria Cofile di Frosinone. “Certamente siamo in un territorio in grossa difficoltà – dice il professor Antonio Mattia, presidente di Cofile – Ma c’è anche da dire che le stesse dinamiche delle aste andrebbero riviste. Resta vivo il problema del pesante deprezzamento subito dai beni. Di recente stiamo assistendo una giovane coppia con figli, di un comune ciociaro, che ha perso la casa all’asta per un valore nettamente inferiore a quello stimato. Ora stiamo tentando un dialogo con il compratore per non far rimanere questa famiglia senza un tetto. In questi anni, con dei presìdi di fronte alle abitazioni, siamo riusciti a far rinviare gli sfratti di alcuni nuclei familiari che avevano perso la casa all’asta. Un po’ come è successo a Monza, dove c’è il caso dell’imprenditore Bramini (in difficoltà per crediti non saldati dallo Stato) che vede il suo immobile andare all'asta”. Un caso che ha spinto lo sportello frusinate a farsi promotore di un Forum nazionale sul fenomeno delle case all’asta. “A inizio settimana saremo in Parlamento per un incontro con i 5 stelle – dice Mattia – Stiamo creando una squadra di associazioni e avvocati per un grande forum nazionale sul tema, che potrebbe fare la sua prima uscita a Fiuggi dopo l’estate. Gli avvocati del nostro sportello, come Beniamino Zompa, si stanno confrontando con altri colleghi di altri territori per partorire delle proposte di modifica a livello normativo sulle esecuzioni immobiliari. Dobbiamo fare in modo che ci sia più tutela per il debitore rispetto a certe dinamiche che lo vedono sempre aggredito in modo fulmineo. E’ necessario che prima dell’avvio delle procedure ci siano più verifiche e che le case non vengano svendute”.
LA PIAGA DEL GIOCO
Dallo sportello evidenziano anche che, oltre alla perdita del lavoro e a dinamiche da riformare, spesso a condurre all’indebitamento e alla perdita della casa sono i debiti da gioco. “Nel prossimo anno le nostre attività si indirizzeranno soprattutto alla prevenzione dell’indebitamento da gioco, fenomeno diffuso a livello locale”. Una battaglia, quella dell’assistenza legale (e non solo) per vittime di usura e persone sovraindebitate, che Cofile spesso deve condurre con le armi spuntate. “Dalla Regione sono arrivati solo di recente i rimborsi parziali per le nostre attività degli anni 2011 e 2015 – spiega Mattia – Credo ci voglia più impegno e precisione anche da parte delle Istituzioni”.
 
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