REGOLE PIÙ RIGIDE
Come prevedono le normative attuali, infatti, rese più stringenti dopo i tristi fatti di Salerno del luglio 2013, quando un bus turistico carico di studenti precipitò da un viadotto causando 38 morti e 10 feriti, ad ogni partenza, obbligatoriamente e non più a campione, avvengono i controlli da parte delle forze dell’ordine sulla regolarità dei mezzi, delle assicurazioni, dei dispositivi di sicurezza e quant’altro.
In questa occasione i controlli li ha svolti la Polizia stradale di Frosinone che ha esaminato 3 pullman turistici ed è emerso che uno di questi mezzi era sprovvisto di assicurazione, di revisione, di estintore, di cassetta di pronto soccorso nonché l’autista non era in possesso della documentazione che regola i rapporti di lavoro.
A quel punto, non essendoci gli estremi di sicurezza prescritti la partenza non è stata autorizzata e si sono registrati momenti concitati con proteste anche veementi da parte di genitori e studenti. Per fortuna, alla fine, la ditta ha inviato un mezzo in sostituzione e i ragazzi pare siano arrivati in tempo limite all’aeroporto nella Capitale per partire in direzione della Sicilia. A carico della ditta, che ha sede nel nord della provincia di Frosinone, sono state elevate diverse contestazioni al Codice della Strada, con sanzioni che arrivano a sfiorare i duemila euro ed il fermo del mezzo.
IL PRIMATO
È un caso che uno dei bus turistici sia stato trovato senza revisione? Forse no a giudicare dai numeri recentemente diffusi dall’Osservatorio Facile.it dal quale emerge, in percentuale, la provincia di Frosinone è quella che conta il maggior numero di bus turistici non revisionati: pari a 227 mezzi, pari al 30,51%. Uno su tre, appunto. La provincia con il maggior numero di mezzi non revisionati è Roma, con 315, che a livelli percentuali, però, con il 15,81% è al gradino più basso della graduatoria delle province laziali. A Latina i bus non revisionati sono 65, il 18,73%, a Viterbo sono 28, il 21,71%, a Rieti, 9, il 22,50%.
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