Assistenza domiciliare, nel Frusinate rischio stop da luglio. Ora è scontro politico

Assistenza domiciliare, nel Frusinate rischio stop da luglio. Ora è scontro politico
di Stefano De Angelis
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Lunedì 26 Giugno 2023, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 10:01

Nei ventitré Comuni del distretto B di Frosinone l'assistenza domiciliare integrata per persone non autosufficienti rischia di subire lo stop, il blocco, in piena estate. Il servizio, oggi erogato a centinaia di cittadini, potrebbe fermarsi dal primo luglio. Il motivo? Non ci sono i fondi per coprire questo tipo di prestazione.

La questione, con tanto di polemica politica a distanza, è balzata in primo piano ieri. A lanciare l'allarme è stata la consigliera regionale del Pd, Sara Battisti. Ha annunciato che al protocollo dei Municipi è arrivata una nota che alla voce oggetto recita: "Adi (assistenza domiciliare integrata) - comunicazione interruzione servizio". E ha elencato i Comuni che l'hanno ricevuta: Amaseno, Arnara, Boville Ernica, Castro dei Volsci, Ceccano, Ceprano, Falvaterra, Ferentino, Frosinone, Fumone, Giuliano di Roma, Morolo, Pastena, Patrica, Pofi, Ripi, San Giovanni Incarico, Strangolagalli, Supino, Torrice, Vallecorsa, Veroli e Villa Santo Stefano.
L'esponente dem ha tirato in ballo la Pisana, da febbraio amministrata dal centrodestra.

In una nota ha affermato: «La Regione Lazio guidata da Rocca non ha rifinanziato il fondo per la non autosufficienza». Battisti ha poi aggiunto che nella missiva, quella inviata ai Comuni, si spiega che la dotazione economica per tale servizio potrebbe essere trovata "nell'ambito nel fondo statale".


Battisti si è mostrata critica con il governo del Lazio. «Apprendo con soddisfazione dalle parole di Maselli (l'assessore regionale a Servizi sociali e Disabilità, Ndr) della volontà di dare continuità e di incrementare i servizi attivati dalla giunta Zingaretti e dall'assessorato di Alessandra Troncarelli. Apprendo con soddisfazione, inoltre, di una programmazione in essere per le politiche sociali. Nel frattempo, però, mentre la giunta Rocca programma, i 23 Comuni del Distretto B di Frosinone hanno visto pervenire al loro protocollo un'informativa che non è un programma, ma un dato fattuale: dal 4 luglio - si legge - subiranno l'interruzione del servizio». Poi Battisti incalza: «Ora Rocca e Maselli diano una risposta concreta, già da questa settimana, finanziando senza indugio il fondo, in modo che i Comuni non siano costretti a interrompere un servizio essenziale per le persone più fragili e i tanti operatori che lavorano in tale ambito non siano costretti a vedere abbassato drasticamente, se non cancellato, il loro monte ore».

LA POLEMICA

A stretto giro sulla questione è intervento Fabio Tagliaferri (FdI), assessore del capoluogo con deleghe a Welfare, Politiche e Fragilità sociali. Il Comune di Frosinone è quello capofila del distretto B. «Fa sorridere - afferma Tagliaferri - che ora il Pd e Battisti chiedano alla giunta Rocca di fare quello che l'amministrazione Zingaretti per prima non ha fatto. Il taglio delle risorse per l'assistenza domiciliare integrata è stato operato proprio dal governo regionale di centrosinistra: sono due anni, infatti, che il fondo per la non autosufficienza non è più alimentato, sovvenzionato». E come è stato possibile erogare il servizio negli ultimi 24 mesi? «Con un grande lavoro - spiega Tagliaferri - siamo riusciti a reperire le somme necessarie dai fondi distrettuali, ma ad oggi la situazione è molto complicata: la disponibilità finanziaria è ormai esaurita con l'ultimo semestre, quello in scadenza il 30 giugno, quindi dal primo luglio per l'assistenza domiciliare sarà un vero problema».
Stefano De Angelis
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