Nei ventitré Comuni del distretto B di Frosinone l'assistenza domiciliare integrata per persone non autosufficienti rischia di subire lo stop, il blocco, in piena estate. Il servizio, oggi erogato a centinaia di cittadini, potrebbe fermarsi dal primo luglio. Il motivo? Non ci sono i fondi per coprire questo tipo di prestazione.
La questione, con tanto di polemica politica a distanza, è balzata in primo piano ieri. A lanciare l'allarme è stata la consigliera regionale del Pd, Sara Battisti. Ha annunciato che al protocollo dei Municipi è arrivata una nota che alla voce oggetto recita: "Adi (assistenza domiciliare integrata) - comunicazione interruzione servizio". E ha elencato i Comuni che l'hanno ricevuta: Amaseno, Arnara, Boville Ernica, Castro dei Volsci, Ceccano, Ceprano, Falvaterra, Ferentino, Frosinone, Fumone, Giuliano di Roma, Morolo, Pastena, Patrica, Pofi, Ripi, San Giovanni Incarico, Strangolagalli, Supino, Torrice, Vallecorsa, Veroli e Villa Santo Stefano.
L'esponente dem ha tirato in ballo la Pisana, da febbraio amministrata dal centrodestra.
Battisti si è mostrata critica con il governo del Lazio. «Apprendo con soddisfazione dalle parole di Maselli (l'assessore regionale a Servizi sociali e Disabilità, Ndr) della volontà di dare continuità e di incrementare i servizi attivati dalla giunta Zingaretti e dall'assessorato di Alessandra Troncarelli. Apprendo con soddisfazione, inoltre, di una programmazione in essere per le politiche sociali. Nel frattempo, però, mentre la giunta Rocca programma, i 23 Comuni del Distretto B di Frosinone hanno visto pervenire al loro protocollo un'informativa che non è un programma, ma un dato fattuale: dal 4 luglio - si legge - subiranno l'interruzione del servizio». Poi Battisti incalza: «Ora Rocca e Maselli diano una risposta concreta, già da questa settimana, finanziando senza indugio il fondo, in modo che i Comuni non siano costretti a interrompere un servizio essenziale per le persone più fragili e i tanti operatori che lavorano in tale ambito non siano costretti a vedere abbassato drasticamente, se non cancellato, il loro monte ore».
LA POLEMICA
A stretto giro sulla questione è intervento Fabio Tagliaferri (FdI), assessore del capoluogo con deleghe a Welfare, Politiche e Fragilità sociali. Il Comune di Frosinone è quello capofila del distretto B. «Fa sorridere - afferma Tagliaferri - che ora il Pd e Battisti chiedano alla giunta Rocca di fare quello che l'amministrazione Zingaretti per prima non ha fatto. Il taglio delle risorse per l'assistenza domiciliare integrata è stato operato proprio dal governo regionale di centrosinistra: sono due anni, infatti, che il fondo per la non autosufficienza non è più alimentato, sovvenzionato». E come è stato possibile erogare il servizio negli ultimi 24 mesi? «Con un grande lavoro - spiega Tagliaferri - siamo riusciti a reperire le somme necessarie dai fondi distrettuali, ma ad oggi la situazione è molto complicata: la disponibilità finanziaria è ormai esaurita con l'ultimo semestre, quello in scadenza il 30 giugno, quindi dal primo luglio per l'assistenza domiciliare sarà un vero problema».Stefano De Angelis
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