Stellantis, futuro incerto: chiesto un Consiglio regionale straordinario

Stellantis, futuro incerto: chiesto un Consiglio regionale straordinario
di Alberto Simone
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Venerdì 17 Novembre 2023, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 08:19

 

Impianto fermo a dicembre, ripartenza su un unico turno a gennaio, ammortizzatori sociali in scadenza il prossimo mese di marzo e operazioni immobiliari che lasciano intravedere la volontà della dirigenza aziendale di Stellantis di ridurre lo stabilimento di Piedimonte San Germano in termini di produzione e di occupazione. Sono tante, ormai troppe, le incognite sul futuro di quella che per mezzo secolo è stata la fabbrica più grande e importante della regione Lazio, il motore dell'economia soprattutto per quel che riguarda la Ciociaria.
Ecco perché dopo la consulta dei sindaci del Lazio Meridionale che si è riunita lunedì scorso a Cassino, adesso si è attivata anche la regione. Nei giorni scorsi la consigliera regionale del Pd aveva annunciato una mozione per portare il caso dello stabilimento Stellantis di Cassino ad un tavolo nazionale. Nella giornata di ieri tutti i consiglieri di opposizione, in primis l'ex assessore Alessio D'Amato che nei giorni scorsi aveva partecipato ad un'iniziativa a Cassino con il leader di Azione Carlo Calenda, hanno sottoscritto la richiesta di un consiglio regionale straordinario.
«Siamo preoccupati della grave crisi industriale del settore automotive e dell'indotto e in particolare del futuro dello stabilimento di Piedimonte San Germano. Per questo abbiamo richiesto la convocazione di un Consiglio regionale straordinario, alla presenza delle forze sociali, imprenditoriali e degli enti locali. Sarebbe estremamente importante avere anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy» spiegano i consiglieri motivando così la richiesta di un Consiglio regionale ad hoc.

LA SOTTOSCRIZIONE

A sottoscrivere la richiesta sono stati i capigruppo di opposizione alla Pisana Alessio D'Amato (Insieme per il Lazio-Azione), Mario Ciarla (Pd), Marietta Tidei (Italia Viva), Adriano Zuccalà (5s), Claudio Marotta (AVS) e Alessandra Zeppieri (Polo Progressista) che hanno sottoscritto la richiesta del consiglio straordinaria insieme ai consiglieri Sara Battisti, Marta Bonafoni Marta, Salvatore La Penna, Rodolfo Lena, Eleonora Mattia e Enrico Panunzi del PD.
Le operazioni immobiliari avviate dalla dirigenza di Stellantis, assieme alla notizia di un possibile calo della produzione nel 2024, con buste paga decurtate dal possibile turno unico, preoccupano i consiglieri regionali che vogliono vederci chiaro e pertanto sottolineano che è assolutamente fondamentale conoscere le reali intenzioni di Stellantis in merito al sito produttivo di Piedimonte San Germano, «in quanto - evidenziano - oltre al calo della produzione e dell'occupazione, negli ultimi 6 anni il gruppo Stellantis in Italia ha perso oltre 7.000 lavoratori di cui 1.200 a Cassino e la produzione complessiva al 2022 è stata pari a circa 686 mila veicoli, con un calo del 33%».
Per il presidente provinciale di Azione Massimiliano Quadrini e per il segretario provinciale Antonello Antonellis la richiesta del Consiglio regionale straordinario è un segnale importante: «Chiediamo che venga convocato anche un Consiglio provinciale sullo stabilimento di Cassino, per sensibilizzare tutta l'opinione pubblica locale su cosa stia succedendo, sui rischi per il futuro del nostro territorio», dichiara il segretario provinciale Antonellis.
A palesare le preoccupazioni sono stati proprio gli operai di Stellantis nel corso dell'assemblea indetta nei giorni scorsi dalla Fiom. Nella giornata di ieri, dunque, gli esponenti del sindacato di base FlmU-Cub hanno pertanto invitato tutti ad uno stato di agitazione e a una mobilitazione con presidi fuori i cancelli, coinvolgendo le istituzioni, le scuole, l'università e il territorio tutto. Ieri si è svolto il Consiglio dell'Unione Cinque Città, convocato dal presidente Gioacchino Ferdinandi: si è deliberato di "dover far luce sul futuro dello stabilimento".

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