Stellantis, contro esuberi e turno unico c’è l’impegno della Regione

Stellantis, contro esuberi e turno unico c’è l’impegno della Regione
di Alberto Simone
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Sabato 2 Dicembre 2023, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 09:41

 

Un tavolo tecnico regionale per il rilancio industriale complessivo di tutta l'area. L'appuntamento si terrà a Cassino e presenzieranno, oltre che i rappresentanti della Regione Lazio, anche le parti sociali. Lo ha deciso il Consiglio regionale straordinario che si è riunito ieri su richiesta dei consiglieri regionali di opposizione. Inoltre, il Consiglio regionale con l'ordine del giorno votato ieri all'unanimità ha impegnato il presidente Francesco Rocca a relazionare periodicamente in Aula e nelle commissioni competenti sui lavori del tavolo ministeriale.
Il primo a prendere la parola è stato il consigliere regionale di Azione, e cioè l'ex assessore alla Sanità Alessio D'Amato che ha messo in guardia: «Bisogna fermare questa dismissione silenziosa, vogliamo trasparenza e certezza e la Regione deve fare sentire la sua voce al tavolo ministeriale». A porre l'accento sulle criticità che preoccupano i lavoratori e il territorio è stata anche la consigliera regionale del Pd Sara Battisti, che a margine della seduta ha evidenziato: «Servono chiarezza e trasparenza, così come chiedono sindacati e amministratori del territorio. Gli esuberi previsti, la riduzione dei salari a parità di ore lavorate, il fermo di 40 giorni, le incertezze sull'elettrico e le evidenti difficoltà dell'indotto meritano risposte rapide e certe per i lavoratori e per le famiglie. Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno chiedendo di convocare, in tempi brevi, a Cassino, una conferenza regionale per il rilancio industriale complessivo di tutta l'area, che coinvolga gli enti locali interessati e tutte le forze economiche e sociali operanti in quel territorio. Dopo l'occasione persa della Zes, non possiamo permetterci altri fallimenti. La Regione Lazio e l'amministrazione Rocca - conclude Battisti - devono essere pienamente impegnati nel percorso di salvataggio e rilancio dello stabilimento industriale di Piedimonte San Germano».
Orlando Angelo Tripodi, presidente commissione Lavoro alla Pisana, ha raccolto il grido d'allarme ma allo stesso tempo ha bacchettato le organizzazioni sindacali: «La transizione dal motore termico all'elettrico andava gestita, per non esserne travolti. La perdita di posto di lavoro è iniziata da anni, non da ieri, i sindacati dov'erano e dove sono? A bloccare il Paese contro il Governo senza occuparsi di crisi aziendali molto serie? Adesso noi abbiamo l'obbligo di far sentire la vicinanza e la presenza della Regione ai lavoratori di Stellantis e a tutto l'indotto».

LA MAGGIORANZA

Dalla maggioranza di centrodestra si è levata anche la voce del consigliere della Ciociaria Daniele Maura. L'esponente di Fratelli d'Italia ha ricordato «l'impegno del governo e il tavolo convocato per il 6 dicembre dal ministro Urso: l'obiettivo - ha sottolineato - è quello di garantire la produzione di un milione di auto negli stabilimenti italiani. Il management di Stellantis, francese, investe in Marocco e Algeria e vende immobili nel nostro Paese». Riflettori accesi anche sull'indotto: Massimiliano Valeriani del Pd ha spiegato che «la crisi investe non soltanto Stellantis, ma tutta la filiera Senza un impegno preciso sui livelli di produzione - ha rimarcato il consigliere - dobbiamo battere i pugni con il management francese e rivedere tutta la politica di sgravi e incentivi».

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