Provincia Frosinone, Di Stefano accelera sulle deleghe: «Ecco quando». Vicepresidenza verso un sindaco dem

Insediato il nuovo Consiglio a palazzo Gramsci. Verso la conferma di Quadrini alla presidenza. Nasce il comitato per la crescita

Il nuovo Consiglio provinciale di Frosinone
di Stefano De Angelis
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Mercoledì 10 Gennaio 2024, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 13:01

 Accelerare e profondere il massimo sforzo per ridare slancio alla Ciociaria, puntando anche sui fondi del Pnrr. È stato il concetto chiave sottolineato dal presidente della Provincia, Luca Di Stefano, nel discorso per l'insediamento del nuovo Consiglio di piazza Gramsci. E per lanciare un segnale sulla mission e sulle sfide del futuro, Di Stefano, rivolgendosi alle forze politiche e civiche, ha annunciato di aver adottato il decreto che istituisce il "Comitato per la crescita e lo sviluppo sostenibile".

Lo ha fatto per compiere un altro passo dopo gli stati generali di novembre, quando il governatore del Lazio, Rocca, ha reso noto di voler attivare un tavolo tecnico permanente dedicato alla Ciociaria per provare a risolverne le criticità. Le associazioni di categoria, datoriali e sindacali locali già firmatarie dell'accordo programmatico (presto sarà allargato ad altre realtà ed enti del territorio) hanno già designato i loro rappresentanti.

In sostanza si tratta di una sorta di cabina di regia strategica che dovrà monitorare lo scenario economico-occupazionale e valorizzare le potenzialità del comprensorio per farlo diventare più competitivo ed evitare così il paventato rischio deindustrializzazione. «Servono azioni coraggiose e lungimiranti per rilanciare la provincia e bisogna promuovere un ambiente favorevole agli investimenti: sostenerlo attraverso un iter burocratico più "smart", ma sempre vigile e rispettoso della legge, in cui l'imprenditorialità locale ha la certezza di sviluppare iniziative che creino opportunità di lavoro e crescita per tutti i cittadini» ha rimarcato Di Stefano, chiedendo la collaborazione di tutta l'assise. Un intervento che ha fatto seguito alla convalida degli eletti (approvata all'unanimità) dopo il responso della tornata del 22 dicembre scorso.

LA COMPOSIZIONE DELL'AULA

I dodici consiglieri hanno preso posto in aula secondo le rispettive coalizioni di cui fanno parte: da un lato quelli del centrodestra, Gianluca Quadrini di Forza Italia, Roberto Caligiore (sindaco di Ceccano), Andrea Velardo e Alessandro Cardinali di Fratelli d'Italia, Andrea Amata e Luca Zaccari della Lega; dall'altro Alessandro Mosticone, Enrico Pittiglio (sindaco di San Donato), Gaetano Ranaldi, Luigi Vittori e Antonella Di Pucchio del Partito democratico. Proprio quest'ultima, unica donna dell'assemblea, ha esortato Di Stefano a intraprendere iniziative per giungere a una modifica della riforma Delrio «in modo da compensare la presenza rosa in Consiglio». Dalla stessa parte, in un banco dietro ai dem, si è accomodato il civico Luigi Vacana, l'uomo in più del centrosinistra. In Provincia, dunque, regna un perfetto equilibrio: sei seggi per ciascun schieramento. Un mosaico politico già definito, dunque, al punto che il presidente, a margine della seduta, ha annunciato: «Questa volta il quadro è chiaro, pertanto, contrariamente alla scorsa volta, assegnerò le deleghe al più presto, entro dieci giorni. Nell'assetto amministrativo coinvolgerò tutti i consiglieri».

LE DELEGHE

Nel frattempo, è totonomi per la vicepresidenza e per la funzione di presidente dell'aula. Secondo indiscrezioni, il primo incarico dovrebbe essere affidato a un dem e in pole ci sarebbe Pittiglio; per il secondo, invece, si andrebbe verso la conferma di Quadrini. Questo per due motivi: il primo perché è lo stesso asse che, nel 2022, ha portato all'elezione di Di Stefano, il secondo perché il Pd è il gruppo più numeroso sugli scranni. Ieri pomeriggio primo confronto tra Di Stefano e i consiglieri: oggi nuovo incontro per trovare la quadratura del cerchio.

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